Morti per un mix di farmaci e metadone
L’accusa chiede 3 anni e 6 mesi all’amica

Colico: in tribunale l’udienza a carico di una ragazza di 20 anni di Tirano. Daniel Ghedin di Sorico e Riccardo Micheli di Piantedo avevano 18 anni

Tre anni e sei mesi di reclusione, più il risarcimento delle parti civili secondo la loro memoria depositata al giudice. Questa la richiesta avanzata ieri in tarda mattinata dal sostituto procuratore del Tribunale di Lecco Paolo Del Grosso nel processo con il rito abbreviato a carico della giovane di 20 anni residente a Tirano, in provincia di Sondrio, che per la pubblica accusa avrebbe responsabilità nella morte di Daniel Ghedin e Riccardo Micheli, 18 anni, originari rispettivamente di Sorico e di Piantedo (pure in provincia di Sondrio).

I due giovani, come si ricoverà, erano stati trovati senza vita durante il primo lockdown, il 26 aprile dello scorso anno, in un appartamento di via Nazionale a Colico.

Unica imputata per la tragedia la ragazza che quella notte, insieme a un’altra ragazza, minorenne, si trovava nell’abitazione insieme alle due vittime: a lei, il magistrato imputa i reati di cessione di sostanza stupefacente (nello specifico sembrerebbe metadone) e morte quale conseguenza di altro delitto. La sentenza è prevista per novembre.

Stando a quanto emerso dalle indagini, sarebbe stata la ragazza a procurarsi il farmaco, dal Sert in provincia di Sondrio presso il quale era in cura per la dipendenza da sostanze stupefacenti, e l’avrebbe poi ceduto ai due ragazzi: morti, stando alle risultanze dell’esame tossicologico per un mix letale di metadone (appunto) e psicofarmaci. I due ragazzi erano stati trovati senza vita nell’abitazione che avevano affittato nel centro di Colico.

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