Muore dopo l’intervento
Aperta un’inchiesta

Un uomo di 65 anni era ricoverato al Sant’Anna per l’asportazione di un rene: è stato male dopo l’intervento. I medici lo avevano riportato in sala operatoria, senza riuscire a salvargli la vita. La famiglia ha presentato denuncia

Una prima operazione di laparoscopia per la rimozione di un rene che, in un primo momento, sembrava avere un rischio contenuto. Ma poi qualcosa è andato storto, con un quadro clinico che si è complicato, tanto da indurre i medici a un secondo intervento chirurgico, che però si è concluso, purtroppo, con la morte del paziente.

La Procura di Como ha aperto un fascicolo contro ignoti, con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, per la morte di un uomo di 65 anni, residente a Saronno, morto nella giornata di mercoledì 6 aprile nella sala operatoria dell’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Inchiesta avviata a seguito della denuncia presentata dai familiari della vittima, che vogliono fare chiarezza sulla morte del loro congiunto. Perché quella laparoscopia al rene doveva essere, sostanzialmente, un intervento di “routine”, con un livello di rischio non particolarmente elevato. Ma evidentemente, questo rischio non era nullo.

L’azienda ospedaliera Sant’Anna ha precisato: «Il paziente si è rivolto all’ospedale Sant’Anna per un intervento di asportazione di un rene a seguito di un tumore. Durante la prima operazione si è verificata una complicanza vascolare che ha richiesto un nuovo intervento dopo il quale il paziente è deceduto».

«L’Azienda esprime la propria vicinanza e il proprio cordoglio alla famiglia e segnala di aver avviato tutte le procedure di verifica e un audit interno nonchè di aver collaborato prontamente con le autorità competenti per tutti gli adempimenti richiesti».

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