Cronaca / Como città
Venerdì 12 Luglio 2013
Nel tir frigorifero
20mila jeans falsi
Sequestrati
Il carico intercettato a Brogeda
Como
Jeans firmati a 80 centesimi al paio. Va bene al periodo di saldi, ma questo era decisamente troppo.
I pantaloni, in questione, in realtà, non erano in vendita, ma conservati “al fresco” all’interno di un camion frigo fermato a Brogeda. I jeans erano stati sdoganati in Germania da una società inglese, che aveva in realtà venduto il carico - 20mila paia - a due società romane alle quali doveva far pervenire i capi d’abbigliamento.
Il prezzo di un singolo paio di pantaloni era irrisorio: 80 centesimi l’uno.
Ma a Roma i jeans non sono mai arrivati. A Brogeda, infatti,i militari della Guardia di Finanza in collaborazione con i funzionari della sezione operativa territoriale della Dogana di Ponte Chiasso hanno effettuato dei controlli sul tir frigorifero che, al posto di trasportare gelati o spinaci surgelati, conteneva i sacchi pieni di jeans.
In realtà il materiale contraffatto era in parte nascosto da merce regolarmente dichiarata e conforme ai documenti di trasporto.
Le etichette dei pantaloni riportavano il marchio “DSQ DSQUEEN”, palese contraffazione del simbolo che contraddistingue la casa di moda italiana “DSQ Dsquared”.
Il reato contestato è quello dell’introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni mendaci e sono in corso accertamenti tesi a verificare che la composizione dei jeans sequestrati (tessuti e tinte) non sia anche pericolosa per la salute degli acquirenti.
Gli inquirenti hanno scoperto che i jeans contraffatti e sottocosto, che magari in Italia potevano essere pagati qualche decina di euro al paio, erano realizzati in Cina: in realtà la società inglese li pagava 80 centesimi e li piazzava sul mercato - in questo caso in Italia - a qualche centesimo in più.
Tutti i 20mila pantaloni erano contraffatti. I finanzieri sono quindi riusciti a risalire anche alla due aziende destinatarie del carico.
I due legali rappresentanti delle società romane sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Como. Non si tratta del primo carico di jeans”taroccati” fermati in dogana.
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