Nella soffitta di Attilio
la storia d’Italia in foto

Il signor Cerea, 83 anni, una vita con la passione per le immagini

Fatti grandi e piccoli: da Tangentopoli al primo pullman di Sagnino

Mezzo secolo della storia d’Italia è conservata all’ultimo piano di un palazzo di Sagnino. Una memoria storica fatta di immagini, raccontata attraverso gli occhi, o meglio l’obiettivo, di una macchina fotografica da Attilio Cerea, 83 anni e da sempre una grande passione per la fotografia.

Cerea, ex impiegato delle poste, abita nel quartiere dagli anni Settanta, e giorno dopo giorno ne ha immortalato le trasformazioni. Sfogliando i suoi album – oltre cento – e le migliaia di diapositive si scopre una Sagnino fatta di donne e uomini che seminavano campi di patate, che d’estate si riunivano al vecchio Crotto e che si riunivano in preghiera in quello che oggi è l’auditorium della parrocchia. Ma anche un quartiere dove fino alla fine degli anni Novanta si disputavano le corse di bolidi di legno che partivano dalla piazzetta e sfrecciavano giù fino a Tavernola.

«Quando siamo venuti ad abitare qui non c’era quasi niente, dovunque c’erano prati e boschi – racconta – c’erano solo la chiesetta di Quarcino, la Rivarossi e “il villaggio” com’era chiamato il primo nucleo di case. E poi qualche bottega, la Cooperativa , il parrucchiere e la lavanderia. Era tutto diverso, non c’erano le scuole e persino il pullman è arrivato solo nel 1971». Con la sua vecchia Kodak Retinette Cerea ha fatto la cronaca del quartiere, ma non solo.

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