Nessuno vuol vedere
mamma Edlira

Né il marito, né le sorelle sono andati a trovarla nel carcere Bassone di Como dove si trova in isolamento - Il suo avvocato: «Fisicamente sta bene. Da metà mese inizieranno i colloqui per la perizia psichiatrica»

Edlira Copa fisicamente è guarita dalle ferite che si era inferta dopo aver ucciso le tre figlie nella notte tra sabato 8 e domenica 9 marzo.

Fisicamente sta bene, mentre il suo stato psicologico è un mistero che verrà sondato da metà mese da tre psicologi che stileranno la perizia su di lei, l’esame che accerterà se fosse capace di intendere e di volere quella terribile notte.

Dal primo di aprile Edlira si trova al carcere Bassone di Como, in una cella in stato di isolamento: nessuno, tranne il suo avvocato, Andrea Spreafico, è andato a trovarla. Il marito Baskim Dobrushi aveva subito detto che non sarebbe andato a trovarla e lo ha confermato anche ora che è rientrato dall’Albania, a quaranta giorni di distanza dai funerali delle tre figlie Simona (13 anni), Keisi (10 anni) e Sidny (3 anni).

«In queste settimane l’ho incontrata in carcere - precisa l’avvocato Spreafico - e non mi risulta che altre persone, nello specifico potrebbero farlo solo i parenti più stretti, abbiano presentato richiesta di un colloquio. Edlira, una volta che è stata trasferita dall’ospedale Manzoni, era solo transitata dall’infermeria del carcere, per il resto ha sempre trascorso il periodo di detenzione nella cella singola».

L’articolo completo su La Provincia di Lecco di oggi, 1 maggio

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