«Non si è reso conto
di che cosa ha fatto»

Parla l’avvocato del ragazzo che ha ucciso la madre

«Niente farmaci, ma era in cura da uno psichiatra»

«Perché lo ha fatto? Ora come ora, è impossibile dirlo. Lui non ha ancora nemmeno la piena percezione di quello che è successo».

Alessandra Boghi è l’avvocato di fiducia di Marcello Suriano, il ragazzo di 22 anni che venerdì scorso, a Carugo, attorno alle 17 ha ucciso la madre Mariangela Moiola, 55 anni. Un delitto efferato, che ha visto il giovane prima picchiare la donna, e poi tentare di strangolarla. Non riuscendoci, avrebbe infilato un sacchetto di plastica nella bocca della sua sfortunata vittima, soffocandola.

L’avvocato è una delle poche persone ad aver visto Suriano dopo il delitto. Era con lui quando, interrogato dal sostituto procuratore Massimo Astori all’interno della tenenza dei carabinieri di Mariano, Marcello avrebbe ammesso le proprie responsabilità.

«Sì, Marcello era molto confuso - conferma - d’altronde, è stato sentito già alle 20, solo tre ore dopo il delitto. Singhiozzava, piangeva. Era completamente sotto choc, a volte sembrava che non sapesse nemmeno dov’era. E quando gli hanno detto che lo avrebbero accompagnato in carcere, ha semplicemente annuito».

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