Olgiate: uccise Tamara dieci anni fa
Può uscire dal carcere

Permesso premio per l’omicida Indignata Sabrina Monti, la sorella della vittima: «È sconvolgente, per noi il fine pena non esiste»

Nel decimo anniversario dell’omicidio di Tamara Monti, permesso premio per il suo assassino. Gli sono stati concessi cinque giorni di libertà da trascorrere a Riccione in compagnia dei familiari. Alla fine del 2018 potrebbe tornare quasi libero.

Una pugnalata per la sorella e la madre di “Mara” - addestratrice di delfini al parco Oltremare di Riccione, dove si era trasferita – uccisa a 37 anni dal suo vicino di casa il 2 febbraio 2007, con venticinque coltellate, solo perché era infastidito dall’abbaiare dei cani.

«È sconvolgente - commenta la sorella Sabrina - Per noi non c’è fine pena, né permesso sconto da un dolore che durerà per il resto della nostra vita. Lui, invece, festeggerà il decimo anno dall’assassinio di mia sorella con i familiari. Per noi invece sarà sempre peggio. Oltre alla sofferenza per la perdita di “Mara”, l’angoscia che prima o poi magari possa rifare la stessa cosa».

L’omicida - Alessandro Doto, coetaneo della vittima – riconosciuto seminfermo di mente, è stato condannato a quattordici anni di carcere e tre di manicomio criminale. Ha trascorso nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia buona parte della pena e probabilmente potrebbe evitare del tutto il carcere.

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