Omicidio Deiana, caso risolto
Preso anche il secondo killer

La polizia notifica un ordine di custodia per Francesco Virgato, già in cella per il delitto di Guanzate

Il curriculum criminale di Francesco Virgato si arricchisce di una nuova accusa da ergastolo: l’accoltellamento mortale di Salvatore Deiana, quarantenne pregiudicato di Villa Guardia scomparso la notte tra l’8 e il 9 marzo di sei anni fa.

Dopo gli arresti per traffico di droga, armi e per l’omicidio di Ernesto Albanese, ammazzato senza pietà lo scorso giugno in un bosco di Guanzate, a Virgato ora i detective della squadra mobile della polizia hanno notificato una nuova ordinanza di custodia cautelare.

È accusato di aver affondato i colpi di grazia che, nel 2009, sono costati la vita a Deiana. Ucciso per una vendetta all’interno di un bar di Vertemate con Minoprio. Per quell’omicidio i poliziotti aveva fermato pochi giorni fa un’altra persona, Giuseppe Monti di Guanzate. Anche lui è accusato di aver accoltellato Deiana e, in particolare, di aver inferto i primi colpi.

Virgato e Monti, però, potrebbero non essere stati soli quella sera. E, soprattutto, sarebbero stati aiutati da qualcuno a far sparire il corpo di Deiana in un buco scavato nel bosco, in una zona tra Olgiate Comasco e Appiano Gentile.

I particolari dell’omicidio, uniti alla storia degli altri quattro delitti potenzialmente riconducibili ad ambienti vicini alla ’ndrangheta, offrono un’immagine terribile del nostro territorio. Ostaggio di bande di assassini senza scrupoli, pronti ad ammazzare senza pietà.

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