Omicidio di Carugo
La vedova verso il processo

La procura chiede il rinvio a giudizio per Daniela Rho e per il suo commercialista Alberto Brivio. Le accuse variano dallo stalking alla calunnia fino alla contestazione dell’agguato mortale

Dopo l’interrogatorio fiume dello scorso sabato - più di dieci ore di faccia a faccia con il pubblico ministero Pasquale Addesso - la Procura della Repubblica di Como ha chiesto il rinvio a giudizio di Daniela Rho e del suo amante, il commercialista di Inverigo Alberto Brivio, ritenuti i mandanti dell’omicidio dell’architetto Alfio Molteni, freddato il 14 ottobre 2015 sul cancello della casa di famiglia, a Carugo.

Con Daniela Rho - canturina, 46 anni, madre di due figlie minorenni avute dallo stesso Molteni - la Procura chiede il rinvio a giudizio di altri tre imputati, dopo le condanne già inflitte ad aprile alla guardia giurata Luigi Rugolo (19 anni di detenzione, in quanto coordinatore e organizzatore dell’agguato mortale) e a Michele Crisopulli (18 anni e 8 mesi per la partecipazione all’agguato mortale): i nuovi imputati sono il siciliano di Caltagirone Vincenzo Scovazzo, 56 anni, il napoletano di Castellamare Giuseppe De Martino, 61 anni, in quanto componenti il “commando” che entrò in azione il 14 ottobre, e Giovanni Lazzaro Terenghi, 58 anni, lecchese di Molteno, investigatore privato incaricato di costruire prove false a carico di Molteni nell’ambito dell’ormai arcinoto progetto di screditamento della sua figura agli occhi dei tribunali, in previsione dell’affidamento delle figlie.

La prima contestazione concerne i presunti cosiddetti “atti persecutori”, lo stalking. Una seconda contestazione riguarda il reato di calunnia, commesso in collaborazione con l’investigatore Terenghi, che nel maggio del 2015 si presentò in questura a Como per fornire “prove” del coinvolgimento di Molteni in un giro di spaccio di cocaina. E infine il delitto, ovviamente, l’omicidio.

Altri dettagli sul giornale in edicola giovedì 11 maggio.

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