PALERMO INTERCETTATO
«CONOSCO TUTTI I BOSS»

Nelle telefonate del consigliere comunale arrestato: «Se c’era Franco diventavo assessore»

«Se c’era Franco fuori ed io ero in questa posizione qua andavo da lui e dicevo che potevo avere la possibilità di essere eletto (...) mi faceva eleggere! Andava lui a contrattare l’assessorato» Così il consigliere comunale di Lecco, Ernesto Palermo, finito oggi in carcere con l’accusa di associazione mafiosa, si lamentava in una telefonata intercettata della “debolezza” del presunto boss della cosca Mario Trovato, rispetto alla “potenza” che esercitava in passato il fratello Franco Coco Trovato, già condannato all’ergastolo.

La telefonata del 27 aprile 2011 è contenuta nell’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Milano. «Tutti i boss - diceva Palermo parlando con un presunto affiliato - io tutti i boss li conosco tutti, io c’ho lo stesso rapporto con il boss, quello che abbiamo visto lì, quello era Mancuso».

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