Parada par Tücc
Il centro di Como si colora
Iniziata la sfilata

La sfilata è partita da piazza Cavourcon 700 protagonisti e 44 gruppi e associazioni. Migliaia di persone lungo il percorso. «Coinvolgeremo tutti, dai comaschi fino ai turisti»

Iniziata la sfilata della Parada par Tücc, il grande evento tra gioco e arte che fa vibrare tutta la città con l’energia di colori, ritmi tribali ed esplosioni di gioia. Il via da piazza Cavour con più di 700 paratisti, con oltre 44 tra gruppi ed associazioni coinvolti. Migliaia di percorso lungo il percorso.

La maxi sfilata apre anche il programma “Como live 100e20” promosso da assessorato alla Cultura del Comune. Per la settima edizione della Parada il tema è “C’era una volta”. Il ritrovo è fissato già dalle 14.30 per la preparazione. Tra le tappe nel percorso ce ne sono almeno sei da segnarsi. Oltre al debutto in piazza Cavour si raccomanda piazza San Fedele - alle 17.30 circa - per il saluto dell’imperatore Barbarossa e le sorprese dell’associazione Cavalieri Palio del Baradello.

Alle 18 circa il serpentone festante si fermerà a Porta Torre: da ammirare la facciata del Volta con un’installazione di SpinArt. Si prosegue verso i giardini di via Nazario Sauro per un laboratorio dal mondo delle fiabe di Urban Action che verso le 18.45 farà sognare anche i bambini. Una novità assoluta: la Parada quest’anno passa persino nei cortili del Comune - intorno alle 19 - dove la Scuola di arti circensi del teatro Sociale recapiterà delle cartoline memorabili.

Poi da via Vittorio Emanuele in direzione piazza Cavour che tremerà al ritmo dei Tribal city da Lecco, con tutti gli altri percussionisti della Parada e un tocco di oriente. C’è anche l’associazione Taiko con percussioni tipiche giapponesi per celebrare il gemellaggio Como-Tokamachi. Verso le 20.30 la Parada si conclude in piazza Cavour. A seguire dalle 21 inizia il “post-Parada” al lido di Villa Geno. Gli organizzatori della Parada fanno sapere anche che tutto è stato studiato - anche con i vigili - per ridurre gli effetti sul traffico del passaggio della sfilata.

La Parada promette di superare se stessa e sa ripetere un’autentica magia: tutto si basa sull’entusiasmo dei volontari. «Lo spirito si racchiude in rispetto, condivisione, accoglienza e libertà - esclama Stefano Martinelli, uno degli organizzatori e fondatori - grande rispetto per tutti i luoghi e gli oggetti che si incontrano e libertà di dire che la città è nostra, sentire lo spazio pubblico come proprio». Coinvolge tutti: comaschi e turisti, dai bambini agli anziani, senza nessuna distinzione di ceto o di provenienza. Con numeri da capogiro e persino qualche personaggio famoso di cui non si può svelare il nome.

«Siamo tutti protagonisti: tutti alla pari, la forza della Parada è la capacità di aggregare e dialogare, è “par Tücc” - sottolinea Martinelli - direi che oltre ai paratisti l’anno scorso c’erano almeno 3mila persone a vedere la Parada e altrettante le abbiamo trovate in giro per caso».

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