Parolario,Villa Gallia scoppia
con Roncoroni e Corona

Grande pubblico, la sede non basta

Lo scrittore trentino costretto a parlare dal prato

PAROLARIO E LA SEDE. DICCI LA TUA OPINIONE

Che Villa Gallia fosse molto più piccola per capienza di Villa Olmo è un problema che l’organizzazione di Parolario, ma anche il pubblico ha constatato sin dalle prime battute di questa edizione.

Ma come aveva detto il presidente Glauco Peverelli «Si fa di necessità virtù» e così l’incontro, attesissimo, con Mauro Corona si è trasformato in un happening all’aperto per consentire alle più di 500 persone intervenute di assistere all’incontro con questo originale scrittore.

Quasi un discorso dalla montagna, anzi dalla montagnola, nel parco ammirando il lago. Appropriato per un uomo di alta quota come lui.

Anche l’incontro precedente ha registrato un pubblico eccezionale, sintomo che l’affetto dei comaschi per la manifestazione la destina inevitabilmente a luoghi più capienti. Una storia di vita che si sviluppa apparentemente nella freddezza di un lungo scambio epistolare contemporaneo, dove le e-mail hanno sostituito le tradizionali carta e penna, ma che pagina dopo pagina si rivela come un lungo e mercuriale flusso di una coscienza tenuta ferma da una malattia, ma sempre pronta a spiccare il volo, è il romanzo “Un giorno, altrove”, esordio letterario di Federico Roncoroni presentato ieri a Villa Gallia prima dell’appuntamento con Corona. C’era un pubblico folto a salutare il professore, ieri pomeriggio nel salone del camino, magnifico, ma certamente troppo angusto per incontri come quelli di ieri.

Con lo scrittore Roncoroni, per tanti anni professore e “uomo di libri” per eccellenza, il direttore de La Provincia Diego Minonzio e il fondatore di Satisfiction Gian Paolo Serino, per raccontare questo libro.

VILLA GALLIA E’ LA SEDE ADEGUATA PER GLI INCONTRI PAROLARIO? RISPONDI AL NOSTRO SONDAGGIO, COMMENTA LA NOTIZIA O ESPRIMI LA TUA OPINIONE SULLA PAGINA FACEBOOK DE LA PROVINCIA

© RIPRODUZIONE RISERVATA