Pedemontana, i video del nostro test
Gratis ma pochissimi la usano

Viaggio lungo la nuova maxi arteria: rarissime le auto alle 9, alle 13.30 e alle 18. Ma l’amministratore delegato: «Siamo in linea con le previsioni»

Da Como a Cassano Magnago e viceversa. Quindici chilometri di autostrada a due corsie per senso di marcia. È la tratta “A” della Pedemontana, inaugurata due mesi fa. L’abbiamo percorsa in tre diverse giornate e in tre fasce orarie differenti, per testare sul campo quanto venga utilizzata la nuova arteria. Siamo entrati in A36 (così si chiama la Pedemontana Lombarda) a Lomazzo Sud, lasciando l’Autolaghi, e siamo arrivati in fondo, proseguendo poi fino a Malpensa per registrare tra l’altro che - come spieghiamo a parte - le indicazioni per l’aeroporto ancora non sono state installate.

Lo scenario che ci siamo trovati di fronte, in tutte e tre le giornate, ha confermato la nostra sensazione e quella di tanti comaschi: la Pedemontana, per ora, è quasi deserta. Poche le auto in transito insieme a noi, pochissimi i camion. Autostrada inutile? L’impressione più che altro è quella di un’opportunità ancora poco conosciuta. Non è entrata nelle abitudini degli automobilisti e senza dubbio influisce - ci risiamo - il fatto che non sia proprio indicata nel migliore dei modi.

Lo scarso utilizzo stupisce anche alla luce del fatto che, per ora, non è previsto il pagamento del pedaggio. Sulla Pedemontana si viaggia gratis, eppure in tanti la snobbano.

Buon per chi, invece, la utilizza, verrebbe da dire. Il traffico è a dir poco scorrevole e, rispettando i limiti di velocità, si impiega circa mezz’ora per coprire il tragitto Como-Malpensa (tra viabilità ordinaria, A9, Pedemontana e A8).

Abbiamo provato a percorrere l’autostrada alle 9 del mattino, alle 18 e alle 13.30: la situazione del traffico era quasi identica. Mai un intoppo, mai un rallentamento, in alcuni tratti abbiamo guidato - addirittura - in completa solitudine, come testimoniano le foto pubblicate in questa pagina. Insomma, traffico intenso solo in via Paoli e coda solo al casello di Grandate della A9 (senza Telepass o carta di credito si resta incolonnati a lungo visto che spesso è in funzione un solo sportello per pagare in contanti).

L’amministratore delegato di Pedemontana, Marzio Agnoloni, non si dice tuttavia preoccupato. I primi dati sui flussi di traffico, anzi, sarebbero più elevati rispetto alle stime iniziali della società: «Il nostro piano economico e finanziario sulla tratta A - afferma Agnoloni - prevede, per il 2015, 14mila auto al giorno. Legambiente ne ha contate 18mila. Siamo, quindi, al di sopra delle previsioni».

Il riferimento è a un’indagine dell’associazione ambientalista diffusa di recente. Uno studio che aveva fatto scalpore, paragonato ai 60mila veicoli giornalieri che la stessa Pedemontana aveva citato come previsione a regime. Nella fascia più critica, quella tra le 8 e le 9 del mattino, i volontari di Legambiente posizionati al check point di Cislago hanno contato poco meno di 2.000 mezzi nei due sensi di marcia, un dato all’incirca pari al traffico sostenuto di una normale strada extraurbana e non certo un volume di passaggi “da autostrada”. Numeri che, peraltro, rischieranno di ridursi ancora quando sulla Pedemontana scatterà il pedaggio (il presidente della Regione Roberto Maroni ha promesso che non sarà a pagamento per tutto il periodo di Expo, quindi fino al 31 ottobre prossimo). Gran parte degli utilizzatori della tratta “A”, una volta introdotto l’obbligo di pagare, potrebbero tornare a utilizzare le strade alternative che già ci sono e non costano niente, oppure il tracciato dell’Autolaghi, sebbene sia più lungo.

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