«Per mio marito è stato un estremo gesto d’amore»

La moglie Piera: «Protasio non stava bene ed era seguito. Non avrebbe mai fatto del male al nostro bambino»

L’ingresso della cappella del pensionato è posto proprio di fronte a quell’officina della stessa residenza per anziani che era il regno di Protasio Sala. Lì dentro aggiustava quello si rompeva. Per qualsiasi emergenza tutti sul lavoro sapevano che bastava chiamare Protasio e poi ci avrebbe pensato lui. Ieri mattina non ha varcato quell’imbocco dove lasciava la bici e poi, indossato il grembiule blu iniziava, la giornata. Nessun cartellino da timbrare. Ieri Protasio alla casa di riposo non è arrivato di prima mattina. Erano da poco passate le tredici quando le campane della chiesa parrocchiale di San Giuseppe hanno suonato l’agonia sua e del piccolo Pietro annunciandone l’arrivo in paese. Protasio ieri al suo fianco aveva la sua creatura di sei anni con la quale domenica pomeriggio ha deciso di andarsene per sempre. Le due bare una accanto all’altra. In legno chiaro con sopra una rosa rossa quella del papà, bianca a rappresentarne l’innocenza quella di Pietro con sopra una rosa dello stesso colore. Nel mezzo Piera, mamma e moglie vicina ai suoi cari, come sempre nella vita. Il suo cuore non è un tribunale che giudica e condanna, ma sprigiona amore per il marito e il figlio che sono lì vicini, chiusi dentro il silenzio dell’eternità.

«Protasio mi ha regalato tanta felicità. Voi che lo conoscete bene, sapete quando fosse buono e generoso. Non avrebbe mai torto un capello al suo bambino, al quale voleva tantissimo bene. Quello che ha compiuto è stato un estremo atto di amore nei confronti del suo bambino. Era un periodo che Protasio non stava bene, era seguito ma non è bastato, ma quello che ha fatto, l’ha computo solo per amore di Pietro».

Questa mattina alle ore 10 a Grosio i funerali.

L’approfondimento su La Provincia di Sondrio in edicola il 2 giugno

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