Più libretti postali
«Grazie ai nonni»

I grandi istituti di credito, ma anche le banche del territorio commentano il fenomeno: «Nessun esodo»

Unicredit: «C’è ancora fiducia verso di noi». Il credito cooperativo: «Non temiamo la concorrenza»

Nessun “esodo” di clienti dalle banche alle Poste e nessun timore di erosione di business bancario da parte della concorrenza postale.

All’indomani della pubblicazione sulla Provincia dei dati sul boom registrato dai libretti postali a Como negli ultimi 5 anni (passati da 182.000 a 226.000), le banche di territorio, ma anche un grande gruppo presente a Como come Unicredit, riconoscono l’effetto “pensionati” sul fenomeno postale e, sottolineano, «la cosa non ha nulla a che vedere con la sfiducia verso le banche».

Per il presidente della Cassa Rurale e Artigiana di Cantù, Angelo Porro, «il deposito bancario resta il luogo più sicuro dove depositare - i propri soldi. Il libretto postale è quasi una forma obbligatoria dovuta al divieto di legge di pagamenti in contanti oltre i mille euro».

E aggiunge: «Sulla concorrenza c’è spazio per tutti e ciò che le Poste fanno oggi nell’attenzione ai piccoli clienti le banche di territorio lo fanno da sempre, aggiornandosi con i tempi visto che, ad esempio, anche noi per quanto riguarda un apposito conto dedicato ai pensionati registriamo numeri in crescita».

Un fenomeno che si fa leggere negli ultimi tempi in modo accentuato.

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