Potrebbe nascere una legge che vieta il fumo anche all’aperto: cosa ne pensate? Diteci la vostra rispondendo al sondaggio qui

Salute Secondo alcune indiscrezioni il ministro della Salute Schillaci sarebbe al lavoro su una proposta di legge che riguarda il fumo: l’idea sembra essere quella di estendere il divieto di fumare sigarette in alcuni spazi all’aperto, vietando invece l’uso di quelle elettroniche nei locali chiusi

Per ora è solo un’ipotesi, che da domenica però tiene banco in diversi giornali e piattaforme online: sembra infatti che esista una proposta di legge, su cui sarebbe al lavoro il ministro della Salute Orazio Schillaci, per limitare la possibilità di fumare all’aperto le sigarette classiche e al chiuso le sigarette elettroniche e gli Iqo (nome con cui sono comunemente noti dispositivi utilizzati per riscaldare il tabacco).

Come detto, al momento si tratta solo di un’indiscrezione: la proposta di legge infatti non è ancora stata presentata in Parlamento. Certo però l’occasione si presta per riflettere su un’abitudine comune a tantissimi cittadini italiani: secondo la più recente indagine dell’Istituto Superiore di Sanità, che risale al 2019, almeno un italiano adulto su quattro fuma, si tratta del 22% della popolazione maggiorenne e quindi di circa 11,6 milioni di persone. Secondo le indiscrezioni trapelate sulla misura, l’obiettivo della proposta di legge sarebbe quello di vietare il fumo all’aperto ai tavolini di bar e ristoranti, alle fermati degli autobus e di altri mezzi di trasporto pubblico oltre che nei parchi, qualora ci si trovi vicino a bambini o donne incinte. Per quanto riguarda le sigarette elettroniche e quelle a tabacco riscaldato, queste saranno vietate al chiuso dove invece oggi possono essere utilizzate, fatta eccezione per scuole e ospedali.

Non è in realtà chiarissimo se si tratterà di un disegno di legge o di un decreto legge, quindi è impossibile al momento determinare le tempistiche con cui il provvedimento sarà messo in atto. La sensibilità del ministro della Salute sul tema però era già emerse nei mesi scorsi, quando Schillaci aveva espresso in un’audizione alla Camera il desiderio di occuparsi di questo tema a partire dalle basi gettate dalla legge del 2003 con la quale era stato introdotto il divieto di fumare nei luoghi chiusi, estendendolo anche ad alcuni luoghi all’aperto e in particolare qualora ci si trovi alla presenza di bambini o donne in gravidanza.

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