Turate, presi due ”uomini d’oro”
Traditi da un “pizzino”

Il colpo a Turate l’8 aprile del 2013. Il commando s’impossessò di 10 milioni di euro prelevati da un furgone portavalori. Sarebbero stati incastrati da un “pizzino” dimenticato in un capannone di Origgio, lo stesso utilizzato per nascondere gli automezzi della rapina

Svolta nella maxi rapina dell’8 aprile scorso a un furgone portavalori sull’autostrada A9 Milano-Chiasso tra Origgio e Turate, rapina che fruttò circa dieci milioni di euro in lingotti d’oro. La squadra mobile della polizia di Como, insieme ai colleghi dello Sco di Roma, hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di due persone che si ritengono direttamente coinvolte sia nell’organizzazione, sia nell’esecuzione della rapina. Gli arresti sono stati eseguiti a Cologno Monzese, a carico di un uomo di 50 anni, e ad Andria, nei confronti di un soggetto di 41. Alle loro identità gli investigatori sarebbero giunti dopo avere identificato il capannone, a Origgio - non lontano dall’ingresso dell’autostrada - in cui erano stati parcheggiati i mezzi utilizzati per compiere l’assalto. All’interno del capannone fu poi ritrovato un appunto, una sorta di”pizzino” che, a quanto pare, fornì le prime indicazioni. L’assalto al portavalori - lo ricordiamo - consentì alla banda, composta probabilmente da una decina di persone, di impadronirsi di circa dieci milioni di euro in lingotti d’oro.

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