Prostituzione a Como
13 arresti, rischiano i clienti

Inchiesta svela la rete tra la Brianza e il Lario. Anche un mancato omicidio nel capoluogo.

Il controllo e la divisione delle strade della provincia di Como e di Monza viene deciso a Durazzo. Tredici albanesi sono stati arrestati dai carabinieri tra la Provincia di Como e quella di Monza in un’operazione contro un’organizzazione accusata di aver messo controllato e gestito la prostituzione tra la Brianza, la Bassa Comasca e il comuni a cavallo tra la provincia di Como e quella monzese. In particolare lungo le strade provinciali Novedratese e in zona Appiano Gentile, Lomazzo e Inverigo,.

Nel corso dell’inchiesta e cui hanno lavorato parallelamente due distinte procure sono emerse anche responsabilità di alcuni degli arrestati nell’omicidio di un albanese compiuto a Seveso, l’uomo è stato ucciso per un regolamento di conti legato proprio al controllo della prostituzione, e un agguato mancato per un soffio organizzato la scorsa estate in provincia di Como ai danni di un altro albanese.

L’inchiesta, che a Como è stata condotta dai carabinieri del nucleo operativo di Cantù, ha permesso di ricostruire come gli sfruttatori “comprano” le ragazze in Albania, le conducono in Italia e poi le costringono a prostituirsi. Inoltre è emerso anche che su ogni rotonda o parcheggio lungo le provinciali tristemente note per la presenza di prostitute esistano tariffari rigidissimi, affitti che i protettori delle ragazze devono pagare ai capi dell’organizzazione.

Numerosi, infine, i clienti delle prostitute identificati e che, in caso di processo, potrebbero venire chiamati a testimoniare.

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