Protestano i dipendenti pubblici
Disagi agli sportelli per gli utenti

Sindacato in piazza: in 500 ieri mattina al presidio in Prefettura. Chiusi dalle 11 Inps e Agenzia delle entrate

Sportelli chiusi all’Inps e all’Agenzia delle Entrate; nessun blocco di Tir al valico di Ponte Chiasso; servizi a singhiozzo in alcuni Comuni, stanze vuote in altri uffici, Agenzia del Territorio, Dogane, Ragioneria dello Stato, Inail, Asl, Inpdap, Distretto militare, Arpa, Ispettorato del lavoro, Centro provinciale dell’impiego. Nessun disservizio segnalato all’ospedale Sant’Anna, in Comune, in amministrazione provinciale: è a “macchia di leopardo” l’effetto sugli utenti della manifestazione che i dipendenti pubblici comaschi, con i sindacati confederali ed autonomi, hanno organizzato ieri tra le 11 e le 12,30 in via Volta, sotto la prefettura.«I disagi derivano dai tagli senza riorganizzazione», hanno detto in 500, secondo fonte  interna, un po’ meno a vista, rappresentanti dei 10.000 “colletti bianchi” della nostra provincia, meta per anni di immigrati dal Centro e dal Sud applicati ad uffici disertati dai comaschi, Comuni, Camera di Commercio e Provincia a parte.
Lavoratori in enti locali, sanità, agenzie fiscali, Stato ed enti non economici hanno dato vita alla prima pubblica assemblea contro le disposizioni del ministro alla Funzione pubblica Renato Brunetta, ma anche contro i fannulloni. E’ stato un coro: «Noi non siamo fannulloni: siamo anzi i primi a chiedere che i lavativi vengano sanzionati ed allontanati. Non c’è bisogno di leggi speciali, nè di decreti. La normativa c’è». Il contratto prevede 36 ore di lavoro la settimana, uno stipendio fra i 1.000 e i 1.500 euro, ma il giro di vite di Brunetta diminuisce drasticamente i fondi per la contrattazione locale, taglia indennità che costituiscono una voce importante del salario, dispone controlli severi sulle assenze per malattia e saranno tempi grami per i travet di Stato.

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