Ragazzo travolto dal treno
Inverigo, indagato il macchinista

La procura dispone una perizia per accertare le responsabilità

L’avvocato della famiglia: «Guasto alle sbarre, anche le Nord hanno colpa»

Un guasto del passaggio a livello, la velocità non adeguata del treno e, forse, una piccola ma decisiva distrazione del macchinista.

Al momento si tratta di semplici ipotesi, ma la riapertura dell’inchiesta sulla morte di Diego Andreani, il 23enne di Inverigo travolto e ucciso da un treno tre giorni prima del Natale 2013 a Pomelasca, nella frazione di Inverigo, ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati del macchinista di quel treno. Una morte sulla quale i genitori del giovane, mamma Roberta e papà Dario, non si erano mai dati pace, perché non potevano credere che si fosse trattato di un’imprudenza del figlio che, in un primo momento, si pensava che avesse attraversato i binari nonostante il passaggio a livello in località Pomelasca, a Inverigo, fosse abbassato.

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