Cronaca
Lunedì 29 Settembre 2008
Recessione, restano i soldi
solo per il pane: tagliati i vestiti
Beni non alimentari, acquisti in calo del 3%
E il gettito di Iva perde otto punti in un anno
<+G_TONDO>Industria in frenata e consumi ancora in discesa, per il quinto trimestre consecutivo. Come informa la Camera di Commercio nel consueto rapporto congiunturale sul secondo trimestre 2008, in generale il volume d’affari nel settore del commercio è in ulteriore calo dell’1,78%, ma sono sopratutto i beni non alimentari in flessione del 3%. Tra il pane e il vestito, sembra che le famiglie scelgano il pane: hanno meno disponibilità economiche, sono sempre più numerosi i casi di sovraindebitamento e tutta l’economia ne soffre. Ma ne soffre anche l’Erario: il calo dei consumi riduce il gettito Iva, imposta sul valore che un bene o un servizio acquistano ad ogni passaggio. Alla fine d’agosto 2008, il gettito Iva della provincia di Como è stato di 207 milioni di euro, l’8% in meno rispetto a fine agosto 2007, quando la riscossione era ammontata a 231 milioni. Un calo progressivo: alla fine di dicembre 2007, quando le cose andavano meglio, l’Erario aveva incassato dai comaschi 363 milioni di euro, quindici in più rispetto all’anno precedente e c’è chi dice che è stato per effetto della compravendita di immobili, data anche l’aliquota favorevole, il 4% sulla prima casa. Naturalmente, c’è sempre qualche maligno che soffia sul fuoco ed afferma che il gettito sarebbe molto più alto se tutti pagassero l’imposta sul valore aggiunto. Ma poiché rappresenta un costo per i soggetti che non la possono detrarre, come i privati che non hanno partita Iva, qualcuno preferisce non pagarla.
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