Rimborsopoli, c’è il conto
La Regione vuole 3.5 milioni

Ma oltre la metà dei consiglieri ha già risarcito il danno - Tra loro Gaffuri, Bianchi e Pozzi, cui il Pirellone non chiede più nulla

Como

Una provvisionale di circa 3 milioni e 400 mila euro è stata chiesta dalla Regione Lombardia costituita parte civile nei confronti di 28 tra consiglieri, ex consiglieri ed ex assessori dell’amministrazione, ricompresi nell’elenco dei 57 imputati a processo in questi giorni per la vicenda delle presunte spese “allegre” sostenute con i fondi pubblici destinati ai rimborsi dell’attività di rappresentanza.

La richiesta è stata formulata ieri dall’avvocato del Pirellone Antonella Forloni che ha calcolato la cifra «nella misura del 50% del danno patrimoniale e non patrimoniale» (ove per non patrimoniale si intende il danno di immagine), danno che quindi si deduce ammontare al doppio, cioè a quasi sette milioni di euro.

Nei confronti degli altri 29 imputati, di cui è stata comunque chiesta la condanna alla pena che il Tribunale riterrà più adeguata, la Regione ha revocato la costituzione di parte civile in quanto hanno già risarcito il danno. Nell’elenco, lo ricordiamo, ci sono anche i consiglieri comaschi Luca Gaffuri (Pd), che ha risarcito 10mila euro, il leghista Dario Bianchi (19.400 euro restituiti) e Giorgio Pozzi, forzista della prima ora e già assessore regionale ai Trasporti (che ha risarcito 5800 euro). Non risultano invece risarcimenti da parte dell’altro consigliere comasco coinvolto, Gianluca Rinaldin, nei cui confronti l’amministrazione ha quindi mantenuto la costituzione. Gli viene contestato un danno patrimoniale di 81. 357, 39 euro, somma che, al netto del presunto danno “non patrimoniale”, ha indotto l’avvocatura regionale ha richiedergli una provvisionale di 90. 678, 70.

Il pallino ora passa alle difese per le repliche. Appuntamento in aula il 10 luglio.

L’approfondimento su La Provincia in edicola giovedì 20 aprile

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