Riprende il processo per la strage:
in aula le parole di Olindo e Azouz

Il pm Astori chiederà l'ergastolo per i coniugi Romano - Olindo si assumerà tutte le colpe per cercare di salvare Rosa?

Alle nove di lunedì mattina, nell’aula grande del palazzo di giustizia di Como, riprende il processo per la strage di Erba. Sette mesi dopo l’ultima udienza - era aprile - imputati, giurati e avvocati rientrano in tribunale per la discussione conclusiva che si aprirà con la requisitoria del pubblico ministero. Per l’ex netturbino Olindo Romano, 46 anni, origini valtellinesi, e per sua moglie Rosa Angela Bazzi, 45enne nata e cresciuta a Erba, Massimo Astori chiederà l’ergastolo, conseguenza scontata di un capo di imputazione che raccoglie quattro uccisioni - quelle di Paola Galli, di sua figlia Raffaella Castagna, del piccolo Youssef Marzouk e di Valeria Cherubini - e il tentato omicidio di Mario Frigerio, il tutto pluriaggravato da premeditazione, efferatezza e futilità di un movente che resta l’ultimo, grande quesito irrisolto della strage, almeno per i tanti incapaci di accettare che un pavimento calpestato rumorosamente possa scatenare tanto odio.
Attesa per la dichiarazione preliminare di Olindo Romano: si ipotizza che voglia cercare di alleviare la posizione della moglie addossandosi tutte le responsabilità. Inoltre, l'avvocato di Azouz leggerà una lettera nella quale il tunisino contesta il provvedimento di espulsione dall'Italia emesso nei suoi confronti.

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