RODERO, MORTE DELLA MAESTRA
ARRESTATO IL COGNATO

L’operazione nella notte alla dogana di Gaggiolo : per la polizia cantonale svizzera è indiziato di delitto. L’uomo è accusato anche di occultamento di cadavere

Svolta clamorosa nella morte della maestra di Stabio. Nella notte la Polizia Cantonale di Chiasso ha effettuato nei pressi della dogana di Gaggiolo, un fermo di indiziato di delitto in relazione al rinvenimento del cadavere della maestra Nadia Arcudi, del 1981, il cui corpo era stato trovato nei boschi di Rodero nel pomeriggio di domenica. Si tratta del cognato che è accusato di omicidio intenzionale e occultamento di cadavere.

Il fermo è scattato grazie al lavoro investigativo di polizia e magistratura elvetica svolto unitamente ed in stretta collaborazione sinergica con i carabinieri del comando provinciale di Como e la Procura della Repubblica comasca.

Il 42 enne arrestato è il marito della sorella della vittima, vive a Coldrerio e lavora in una scuola universitaria. Lunedì era entrato in Italia per ragioni personali, quindi non era in fuga, e martedì sera è rientrato in Svizzera. Tenuto sotto controllo dagli investigatori italiani, il presunto omicida è arrivato al valico italo svizzero del Gaggiolo, vicino al luogo del ritrovamento del cadavere, ed è stato fermato dalla polizia elvetica.

Secondo la polizia svizzera l’uomo avrebbe fatto delle ammissioni. In particolare avrebbe ammesso di avere trasportato il cadavere a Rodero, ma non di essere l’autore dell’omicidio.

Restano pertanto molti aspetti da chiarire, in particolare circa il movente e il tipo di rapporti che intercorrevano tra vittima e presunto carnefice. Secondo gli investigatori svizzeri l’insegnante è stata uccisa nella sua casa di Stabio tra il tardo pomeriggio e la serata di venerdì. L’inchiesta passa alla magistratura svizzera.

Tutti i dettagli su La Provincia di giovedì 20 ottobre 2016

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