Rubò 300mila euro dei clienti
Niente risarcimento né carcere

Il Tribunale cambia idea su Gennaro Caporaso: pena sospesa

La rabbia delle vittime: «Così si sminuisce quello che ci ha fatto»

Como

«Questa sentenza sminuisce il danno che quell’uomo ci ha creato». Cristina Caccavari, titolare di un coiffeur di via XX settembre, si fa portavoce della rabbia dei nove clienti del consulente fiscale Gennaro Caporaso, che ha patteggiato 1 anno e 10 mesi (ma la pena è stata sospesa) per esercizio abusivo della professione e l’appropriazione indebita di circa 350mila euro, denaro che i nove clienti furiosi per la sentenza di ieri gli avevano affidato per pagare tasse e contributi. Ritrovandosi invece con una valanga di cartelle esattoriali a cui far fronte, visto che i loro soldi venivano usati da Caporaso per giocare ai cavalli.

Il patteggiamento è stato ratificato dal giudice Christian Mariani, poco più di un mese fa dopo che un altro giudice del Tribunale di Como, Walter Lietti, lo negò scrivendo che non c’erano «elementi per concedere all’imputato la sospensione condizionale della pena» sia perché Caporaso non aveva mai versato un euro a titolo di risarcimento del danno, sia perché - secondo il magistrato - il pericolo di reiterazione del reato non era scongiurato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA