Scienze e alta tecnologia
Impennata di iscrizioni

Il direttore Capizzano: «La crisi ci ha aiutato. Studiando chimica o fisica il lavoro si trova»

Molto richieste, da 50 a 120 matricole, ma serve vocazione e talento

Matematica, fisica e chimica all’università: la crisi è ormai alle spalle.

Il dipartimento dell’Insubria di scienze e alta tecnologia fino a tre anni fa rischiava la chiusura, gli iscritti erano troppo pochi, si arrivava a una decina per matematica come per fisica.

Nel 2011 c’era chi giurava che la scienza dura a Como stava per morire. Ora invece le matricole sedotte dai frattali come dalla quantistica arrivano a 30, più di 50 hanno scelto chimica.

Iscrizioni in crescita

In tre anni si è passati da un totale di 50 a 120: numeri non da capogiro, ma il trend è in salita. Il bacino d’utenza da cui il dipartimento pesca è lombardo, ancor più comasco e varesino.. Stefano Serra Capizzano, direttore del dipartimento, spiega: «Siamo tornati ai numeri che avevamo quindici anni fa. La crisi è passata, fino a poco fa si parlava di chiusura. Io credo in questo ci abbia dato una mano la crisi economica. Nel senso che, dopo aver studiato materie come chimica, fisica o matematica, un posto di lavoro si trova». Ma serve talento e vocazione.

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