Scuola, quarantene fuori controllo
A casa 13mila alunni, soprattutto piccoli

Sono in totale 695 le classi coinvolte in provincia, con 861 tra alunni e bidelli - Trend dei contagi in aumento in tutte le fasce d’età, tranne in quella tra gli 11 e i 13 anni

Como

Sono 13.294 gli alunni comaschi in quarantena, praticamente uno studente su cinque.

I numeri della settimana scorsa dopo la ripresa delle attività scolastiche erano già esplosivi, con 6mila tra alunni e docenti costretti a casa. Questa settimana però la situazione è drasticamente peggiorata, il dato è aggiornato al 23 gennaio.

Nella nostra provincia sono 13.294 gli alunni in quarantena, per un totale di 695 classi coinvolte e 861 tra insegnanti e bidelli. Si può dire che le nostre scuole siano mezze vuote. Il riscontro più allarmante è negli asili e nelle scuole materne, come già successo dopo l’Epifania.

Tutti i numeri

A Como 4.823 bambini degli asili sono a casa, insieme a 531 educatori per 219 classi interessate. Un numero raddoppiato in una settimana. L’aumento è forte anche nelle scuole elementari, 4.540 bambini in didattica a distanza, 284 operatori scolastici in quarantena e 238 classi vuote. Alle medie sono 2.117 gli alunni in quarantena, 5 gli operatori scolastici in isolamento su 105 classi rimaste deserte. Infine le superiori con 1.814 studenti in “Dad”, 4 insegnanti a casa per 133 sezioni coinvolte. Nel panorama regionale i 13.294 alunni comaschi in quarantena sono di più rispetto ai colleghi varesini, 7.537. Ma sono tanti anche rispetto alla grande Milano che conta 18.414 alunni in Dad. A Bergamo sono 18.042, a Brescia 14.916, a Monza 15.297 e a Lecco 8.592. Meno a Mantova 7.276, Cremona 5.072 e a Sondrio 3.492.

È facile notare che le regole meno restrittive mettono meno alle strette gli studenti più grandi rispetto agli alunni più piccoli. Ed è altrettanto evidente che la mancanza di vaccini nella fascia infantile lascia le porte aperte ad un maggior numero di contagi e positività e dunque a ricadute di misure di quarantena. La fascia d’età più in difficoltà è quella che va da zero a dieci anni. «Al decremento osservato nelle settimane precedenti e connesso al periodo di chiusura scolastica per le vacanze natalizie – spiega la Regione - segue un incremento generale che si evidenzia in tutti i cicli scolastici, a seguito della riapertura delle strutture stesse».

Le tabelle

«In tabella 1 - è ancora la spiegazione della Regione - è rappresentato il numero di nuovi casi per le settimane a partire dal 6 settembre 2021 e per fasce d’età 0-2/3-5/6-10/11-13/14-18 anni ed in tabella 2 i relativi tassi di incidenza per 100mila abitanti. Il trend dei contagi risulta in aumento in quasi tutte le fasce di età considerate, in particolare nella fascia d’età 0-2, 3-5 e 6-10 anni. Per le restanti altre due fasce si nota, invece, un decremento. Si evidenzia lieve decremento nella fascia d’età 11-13, rispetto alla settimana precedente».

Il mondo delle scuole comasche si è ritrovato di fatto congelato dalla violenta e rapida ondata Omicron.

In queste settimane elevata la richiesta di tamponi da parte del mondo scolastico, per la diagnosi di nuove positività, per i controlli sui contatti e per la fine delle quarantene. Anche i pediatri sono sommersi dalle richieste d’aiuto, con alcune scuole che chiedono i certificati per il rientro in classe.

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