Cronaca
Sabato 25 Ottobre 2008
Seconda notte al liceo Giovio
Arrivano anche gli universitari
Si allarga la protesta: confluiti in via Paoli allievi del Setificio oltre a quelli di Volta e Ciceri
Il preside: «Via gli intrusi». E gli studenti istituiscono un servizio di controllo e pulizia
Uno studente, uscendo dal cancello di via Paoli mano nella mano con la sua fidanzata, agita il thermos con dentro il caffè. È diventata una prova di resistenza l’occupazione del liceo «Giovio»: dopo sette ore di trattative con il dirigente scolastico, più di cento ragazzi hanno dormito in palestra nei sacchi a pelo, giovedì notte, e ieri sera hanno deciso di andare avanti a oltranza.
«Tutto tranquillo», assicuravano in mattinata professori, preside e studenti. E gli uomini della Digos in borghese nel cortile della scuola annuivano. Ma nel pomeriggio il dialogo tra gli occupanti e la direzione si è complicato. Il capo d’istituto, Sergio De Felici, contava che la concessione si una notte a scuola portasse come contropartita la ripresa regolare delle lezioni da sabato mattina. Quando, invece, ha appreso, nel tardo pomeriggio, che i ragazzi volevano bissare la nottata in palestra, ha dettato regole più restrittive rispetto a quelle concordate la sera precedente. Se giovedì aveva posto come condizione che uscissero dalla scuola tutti gli studenti non del «Giovio», ad eccezione dei rappresentanti della «Ciceri» e del «Volta» preventivamente identificati, ieri ha chiesto che anche questi ultimi lasciassero la struttura, per problemi di sicurezza e di responsabilità. Nel frattempo, infatti, sono confluiti in via Paoli anche ragazzi del Setificio e qualche universitario.
© RIPRODUZIONE RISERVATA