Si tuffa nel lago
da 25 metri: morto

Renato Barilani, 49 anni di Brenna, si è lanciato dall’alto e non è più riemerso.

Era con gli amici e ha voluto provare l’emozione, doveva partire per le vacanze ieri sera con la moglie e le figlie

Ha voluto provare l’ebbrezza di un tuffo da 25 metri di altezza sotto gli occhi degli amici che non hanno voluto seguirlo in quella rischiosa impresa, l’ultima: dalle acque della spiaggetta le Guglie al Moregallo, subito dopo la prima galleria verso Bellagio, Renato Barilani di 49 anni di Brenna non è più riemerso.

Lo hanno trovato i sommozzatori dei vigili del fuoco dopo due immersioni intorno alle 20 di martedì sera: il corpo senza vita era a 27 metri di profondità.

Un salto nel vuoto che non gli ha lasciato scampo. Si è conclusa così l’ennesima giornata di passione sulle spiagge lecchesi, un’altra vittima del lago quando ancora non sono cessate le ricerche dell’altra persona dispersa, Giordano Gianoncelli di Gera Lario in seguito a un bagno nelle acque di Colico.

Renato Barilani aveva passato un pomeriggio con una coppia di amici in località Moregallo in comune di Mandello e intorno alle 15.30 ha proposto la sfida: un tuffo dalla galleria. Uno di quelli che i ragazzi del posto nonostante le transenne poste per evitare appunto tragedie come questa a volte fanno e che lui evidentemente conosceva.

Si scavalca il cavalcavia, si scende lungo un sentiero scosceso e si arriva alla spiaggetta. A quel punto si sale lungo il costone e ci si arrampica fino alla galleria dall’esterno: da qui il salto a piedi pari.

Un tuffo di 25 metri pericolosissimo, un volo nel vuoto stretto tra le guglie del versante roccioso che lo ha stroncato. Le cause della morte sono in fase di accertamento ma secondo le prime ricostruzioni sul corpo non ci sarebbero state lesioni.

Martedì sera avrebbe dovuto partire per il mare con la famiglia. Ad aspettarlo invano la moglie e le due figlie di 12 e 13 anni.

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