Sindaco di Como, già partita la corsa
Il sondaggio: vota il tuo candidato

Palazzo Cernezzi: meno di due anni al voto, Lucini potrebbe ricandidarsi ma tutto dipende dal caso paratie. Spallino e Amura le alternative. VOTA IL SONDAGGIO

Poco meno di due anni alle elezioni comunali, ma le grandi manovre in città sono già partite (e voi potete partecipare al SONDAGGIO su quale sindaco votereste oggi). E iniziano a delinearsi i primi scenari, nei vari schieramenti.

Per quanto riguarda il centrosinistra, molto dipende dalle intenzioni del sindaco Mario Lucini. Non ha ancora deciso se tentare il bis e di fatto la sua scelta è strettamente legata all’esito della questione paratie: nel caso in cui il cantiere non dovesse sbloccarsi, sarebbe improponibile una sua ricandidatura. Un eventuale no di Lucini alla corsa nel 2017 aprirebbe le porte - almeno questa è la situazione oggi - a una discesa in campo dell’assessore all’urbanistica Lorenzo Spallino (farebbe un passo indietro, invece, se l’attuale sindaco ci riprovasse). Ma anche il presidente dell’Accademia Galli Salvatore Amura - fresco di tessera del Pd - non nasconde le ambizioni. Bruno Magatti potrebbe farsi avanti alle primarie oppure guidare un soggetto più spostato a sinistra (una versione rinnovata della lista Paco-Sel del 2012).

Nel Pd la tensione sta già iniziando a salire, d’altra parte è noto che non tutti i “dem” vedono di buon occhio l’idea di sostenere ancora Lucini.

Imprenditori in campo?

Una new entry delle prossime amministrative sarà il partito del comasco Corrado Passera, Italia Unica, partito che potrebbe puntare sull’imprenditore Maurizio Traglio. Cambierebbe tutti gli scenari, invece, un’eventuale candidatura di Paolo De Santis: il diretto interessato, nell’intervista appena rilasciata al nostro giornale, ha detto no, ma da più parti insistono e insisteranno per fargli cambiare idea.

Centrodestra e liste civiche

Quanto a Forza Italia, oggi il nome in pole position è quello del segretario cittadino Anna Veronelli (molto attiva sul territorio negli ultimi mesi, forse non per caso) anche perché Sergio Gaddi avrebbe altre mire. La Lega Nord, se dovesse correre da sola (nonostante le storiche difficoltà nel capoluogo), potrebbe puntare sul segretario Angelo Sala, su un uomo d’esperienza come Diego Peverelli o sull’ex consigliere Guido Martinelli. Sul fronte del centrodestra, tuttavia, peserà anche la concomitanza con le amministrative a Erba e Cantù: c’è chi prefigura un maxi accordo con il candidato erbese espressione di Forza Italia, quello di Cantù scelto dalla Lega, mentre a Como si convergerebbe sul leader di Fratelli d’Italia Alessio Butti. Altro nome, quest’ultimo, in grado di scombinare tutti gli equilibri. Se Butti senior dicesse no, Fratelli d’Italia potrebbe rinunciare ad alleanze “politiche”e schierare Marco Butti (disposto ad accordarsi, si dice, con Mario Molteni della lista Per Como).

Ha già annunciato da tempo la sua candidatura a sindaco Alessandro Rapinese (Adesso Como) e certamente correrà un rappresentante del movimento Cinque Stelle.

Resta un punto interrogativo sulle scelte del partito di Alfano, Ncd: difficile che si ricandidi Laura Bordoli dopo l’esperienza del 2012, la lista potrebbe correre a sostegno del Pd (alla recente Lariopolda si è visto un “big” come Patrizio Tambini).

© RIPRODUZIONE RISERVATA