Sotto il bus con la moto
Muore mobiliere di Mariano

Un artigiano di 43 anni ha perso il controllo del mezzo in curva e si e schiantato nella Bergamasca. L’urto è stato violentissimo: è rimasto ucciso sul colpo. Lascia la moglie e tre figlie

Lascia moglie e tre figlie l’artigiano che ieri, verso le 11,30, è rimasto vittima di un incidente stradale a Costa Serina, sulla strada provinciale. Corrado Colombo, 43 anni, mobiliere di Mariano Comense era in sella alla sua moto MV Agusta F3, 600 di cilindrata, e stava viaggiando in direzione del fondovalle.

Fatale lo schianto contro un autobus dei trasporti pubblici Sab che proseguiva in direzione opposta. A nulla sono valsi i tentativi del personale sanitario arrivato sul posto (un elicottero da Bergamo e un’ambulanza della Padana emergenza da Zogno) per tentare di salvargli la vita. L’uomo è morto all’istante.

Colombo era uscito in mattinata insieme a un amico per una gita che prevedeva anche il passaggio in Valle Serina, zona che pare avesse già frequentato in passato. «Ci eravamo fermati a bere un caffè pochi minuti prima – racconta il centauro con cui era in viaggio ieri mattina -. Poi siamo ripartiti per rientrare verso casa. Un’auto mi ha attraversato la strada e io mi sono dovuto fermare, lui ha proseguito. Poco dopo mi sono trovato davanti alla tragica scena di Corrado sotto l’autobus»

Lo schianto si è verificato all’altezza della scuola di Ascensione, frazione di Costa Serina, in un tratto di strada in leggera discesa e in curva. Stando a una prima ricostruzione della dinamica dell’incidente, Colombo deve aver perso il controllo della moto proprio effettuando la curva verso destra, andando poi a finire nella corsia opposta: sulla strada sono rimasti i segni della caduta.

In direzione contraria arrivava in quel momento un autobus della Sab, con a bordo solo l’autista, partito per la normale corsa da Zogno e diretto a Costa Serina. «Quando l’ho visto era già caduto una trentina di metri davanti a me – racconta l’autista – e me lo sono visto venire addosso. Non ho potuto fare nulla».

Tante le persone scese in strada per assistere a quanto successo ma anche per prestare conforto sia all’autista, scosso per l’accaduto, sia ai familiari della vittima. Per una tragica tarda mattinata che purtroppo ha spezzato la vita di una famiglia.

Colombo era noto a Mariano non solo per il mobilificio che gestiva con i due fratelli ma anche perché era tra i fondatori del Drappobianco, il movimento di protesta antifiscale il cui simbolo sono appunto le lenzuola bianche listate a lutto esposte sui cancelli delle aziende e non solo.

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