«Specificità non solo a parole», l’appello di Molteni

Il sindaco di Sondrio chiede di «trasformare il riconoscimento in agire: dalla sanità ai servizi alla persona, dal trasporto pubblico alle scuole, dalla gestione dei rifiuti all’energia, Roma e Milano devono riempire il riconoscimento con atti concreti»

In attesa dell’approvazione della riforma delle autonomie in consiglio regionale è il sindaco di Sondrio Alcide Molteni, tessera del Pd in tasca ma che non per questo rinuncia a richiamare anche i “suoi”parlamentari alle proprie responsabilità, a lanciare un appello. Innanzitutto alla coerenza.

Il ragionamento parte dalla specificità montana riconosciuta dalla legge Delrio: «Mi auguro che chi ha riconosciuto la specificità sappia cosa vuol dire provincia montana - dice Molteni -, ovvero fare servizi in un contesto particolare, svolgere attività economiche in condizioni geografiche ed orografiche difficili, significa che per i mezzi pubblici è molto più oneroso garantire organizzazione e servizi, piuttosto che la sanità ha modalità gestionali e di finanziamento diverse dalla pianura. E lo stesso vale per i servizi alla persona».

«I parlamentari che hanno consapevolmente approvato questa specificità - dice -, altrettanto consapevolmente devono proporre strumenti e risorse per applicarla .Nessuno può sottrarsi». Neppure la Regione.E così Molteni chiama a raccolta i rappresentanti del territorio in Regione Lombardia,a partire dal sottosegretario Ugo Parolo. «La Regione deve riconoscere maggiori risorse, attraverso una sorta di federalismo fiscale, alla nostra terra».

Molteni non si esime da un commento politico: «Sarebbe utile che a livello territoriale ci fossero interlocuzione al di là delle appartenenze . Capisco le difficoltà di Borromini, nel triplice ruolo di segretario della Lega, presidente della Comunità montana di Morbegno e vice presidente della Provincia, ad alzare la voce con la Regione, ma come io del Pd me la prendo con Delrio, loro dovrebbero farsi valere con Maroni a Milano».

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