Starbucks, lo sbarco a Milano
Trecento posti di lavoro

Avviate le selezioni del personale per il grande store che aprirà in piazzale Cordusio. Subito 150 assunti, gli altri in una fase successiva. Il link per candidarsi

La macchina si è messa in moto per quello che a livello mediatico e di costume, sarà uno degli sbarchi più ad effetto sul mercato italiano: quello di Starbucks, con la regìa dell’imprenditore bergamasco Antonio Percassi.

Ora il colosso americano del caffè inaugura il reclutamento per la prima «Starbucks Reserve Roastery», che aprirà tra settembre e ottobre nell’ex Palazzo Poste di piazza Cordusio a Milano, diventando con i suoi 2.400 metri quadrati lo store più grande d’Europa. Per questa location, con candidature che sono state avviate in queste ore attraverso il sito ufficiale della Starbucks Reserve Roastery (sul nostro sito laprovinciadicomo.it il link per accedere alla selezione) la società ha previsto 150 assunzioni, più altre 150 per i 3-4 punti vendita che seguiranno sempre a Milano tra fine 2018 e tutto il 2019. Tante le figure ricercate, tra mastri baristi e associate manager, oltre a tutto il personale legato all’accoglienza del locale (i contratti previsti sono sia full che part time). «Per noi - spiega Matteo Percassi,figlio di Antonio e amministratore delegato di Percassi Food and Beverage -, queste sono settimane intense perchè si comincia il lavoro di selezione che ci porterà ad avere 600 nuove assunzioni per i nostri prossimi negozi Starbucks. Dopo il lancio di Piazza Cordusio infatti, sono in programma, sempre a Milano, altre 3-4 aperture abbastanza ravvicinate nel tempo. Solo a quel punto, anche vedendo l’andamento dell’attività nei primi mesi milanesi, faremo le nostre valutazioni per sbarcare in altre città». Ecco il link per candidarsi a una delle posizioni di lavoro aperte: https://starbucksreservecareers.it/search/

Ci sono state indiscrezioni circa un approdo in tempi brevi a Roma: «ma sono solo voci che al momento smentisco - ribadisce Matteo Percassi -: è prematuro parlarne, al momento non c’è nessun discorso che riguardi la Capitale, anche se è auspicabile che si arrivi lì, come che si approdi a Bergamo, anche se noi, come è logico, ci speriamo molto».

Dal canto suo Giampaolo Grossi, general manager della Starbucks Roastery che aprirà a Milano spiega la filosofia del gruppo «fatta di cordialità e appartenenza». Riconoscendo «quanta passione per il caffè e quanti baristi di talento ci siano in Italia», l’invito di Grossi è di creare una squadra, che farà parte di qualcosa di molto speciale per l’azienda».

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