Stazione abbandonata a Cantù
C’è il logo Expo ma niente treni

Erbacce e vandalismi in via Vittorio Veneto. Le Ferrovie: «Manutenzione affidata al Comune». Deserto e inutilizzato anche il capolinea degli autobus

Crescono le erbacce tra gli autobloccanti e i binari della ferrovia. Si tratta della stazione ferroviaria in via Vittorio Veneto: quello che è di certo, insieme all’incompiuto palazzetto dello sport di corso Europa, uno dei panorami più spiacevoli a cui si può assistere in città, in tema di lavori pubblici senza un futuro.

Anche per il capolinea abbandonato di via Vergani. Un teorico punto di scambio tra trasporti su gomma e ferro dove i bus non ci sono più da un pezzo. E il treno se ne è andato in ferie per un mese intero. Dal primo al 31 agosto.

Una consuetudine degli ultimi anni, la mancanza di corse sulla Como-Lecco, sulla quale si affaccia muta, sopra un panorama immutato in quattro settimane, la stazione di Cantù città. Sottoutilizzata. Anche perché le scorse scarseggiano già durante l’anno, figurarsi poi se ad agosto non può arrivare nemmeno un passeggero. Eppure, la sala d’attesa non lo sa che per un mese i convogli vanno in ferie.

La porta, infatti, resta aperta. Sempre. Chiunque può sedersi sulle panchine all’interno. Forse anche dormire. Perché il primo treno passerà il primo settembre. Fra abbastanza tempo.Le ferrovie scaricano il barile. Sotto il cartello blu con la scritta bianca con il nome della fermata, ce n’è uno più piccolo, dove si ricorda che ad occuparsi dello stato della stazione è il Comune.

Poco sotto, il colorato logo di Expo. Peccato che responsabile del decoro non sia il Comune, ma alcune associazioni a cui è stata affidata la sede.

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