Stazioni del Canturino degradate
Una figuraccia per Expo

Asnago, Carimate e Cucciago deserte e le migliorie sono subito annullate dai vandalismi. Oltre ai pendolari si disincentivano anche i turisti. Eppure i collegamenti con Milano sono vantaggiosi

I canturini, e non solo, guardano a Expo, e un modo pratico e veloce per arrivare all’Esposizione Universale è il treno. Ma le stazioni locali, come ben sanno i pendolari che le utilizzano ogni giorno, non sono bel biglietto da visita, anche se qualche intervento per migliorare si nota. Solo, non basta.

Il problema maggiore, il fatto che ormai non siano più presidiate e la chiusura delle biglietterie lascia campo libero ai vandali. Con risultati ben visibili. La stazione di Cantù Asnago finisce spesso alla ribalta delle cronache, soprattutto per la difficile convivenza tra residenti e pendolari. O meglio, le auto in sosta dei pendolari. Per questo ormai la maggior parte dei parcheggi è a pagamento, e la sosta fuori dalle strisce, che per anni ha rappresentato la normalità, oggi non viene più tollerata.

Raggiungere Expo da qui richiede 62 minuti, con un biglietto da 9,60 euro tra andata e ritorno. Evitando così il traffico e le spese di parcheggio sul luogo dell’Esposizione Universale. La stazione della frazione è ricoperta di scritte di ogni sorta, un edificio che mostra tutto il segno degli anni.

Seconda opzione per chi voglia raggiungere Milano in treno è la stazione di Carimate. Stazione che nei mesi passati è stata letteralmente presa d’assalto dai pendolari, dato che qui i parcheggi al servizio di chi utilizzi la ferrovia restano gratuiti e non sono nemmeno pochi. Anche se ormai, giocoforza, pieni fin dalle prime ore del mattino. L’edificio, più ancora di quello di Cantù Asnago, appare male in arnese e trascurato.

La stazione di Cucciago, invece, pare quella che ha fatto grandi passi avanti. Qualche anno fa era davvero uno scenario da film horror, oggi la palazzina in Val Mulini è stata rimessa in sesto. Le scritte sui muri, anche qui, proprio non mancano, così come i rifiuti sparpagliati qua e là e i muri interni scrostati. Ma è niente rispetto a un tempo.

E poi la scorsa primavera sono arrivati anche 50 posteggi gratuiti in più a disposizione dei pendolari.

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