Sul telefonino le foto dei box svaligiati
In arresto per il furto a Ponte Chiasso

Giovane ucraino viene fermato al valico con la Svizzera con documenti falsi

Como

Aveva la memoria del suo smartphone piena di fotografie di oggetti di dubbia provenienza e, soprattutto, di basculanti di garage forzate, aperte con il cacciavite e i box svuotati. La polizia di frontiera ha arrestato un cittadino ucraino con l’accusa di falsificazione di documenti d’identità e l’ha denunciato per ricettazione e per falso.

Nella notte un ventenne ucraino, domiciliato in provincia di Milano, è stato fermato dalle guardie di confine svizzere mentre tentava di attraversare il valico di Ponte Chiasso. Il giovane era arrivato in dogana in bici, quindi era montato su un monopattino elettrico e aveva cercato di entrare in Svizzera. Bloccato, è stato riconsegnato alla polizia italiana.

Agli agenti il giovane ha detto di essere un cittadino Bulgaro e ha mostrato una carta d’identità per dimostrarlo. Ma in poco tempo, grazie al centro di cooperazione doganale con la Bulgaria, i poliziotti hanno scoperto che quel documento era falso. Mentre venivano compilati gli atti dell’arresto, gli agenti hanno iniziato a investigare sulla provenienza della bicicletta che il ragazzo aveva lasciato negli spazi doganali.

Scavando nella memoria dell’iPhone dello straniero gli agenti della polizia di frontiera hanno trovato una serie di foto e di video di garage forzati. Foto con la geolocalizzazione, che dimostravano come una serie di effrazioni erano state compiute proprio tra Monte Olimpino e Ponte Chiasso. E in effetti lo stesso Ihnat ha ammesso che quella bicicletta era stata rubata. Rubata da un’altra persona e comprata per 400 euro, ha riferito Ihnat (da qui l’accusa di ricettazione).

I poliziotti hanno quindi scoperto che il furto era stato messo a segno in un condominio di via Bellinzona, dove una serie di box erano stati forzati nottetempo. Ed è anche stato ritrovato il proprietario della bici rubata.

L’inchiesta

Tra le varie immagini e la cronologia della navigazione on line del telefono del giovane arrestato, gli inquirenti hanno anche scoperto un giro di oggetti messi in vendita sul sito subito.it. Oggetti, si sospetta, proventi di furti messi a segno anche nel Comasco.

Sequestrato anche il monopattino elettrico usato per cercare di oltrepassare il confine: il sospetto è che anche questo possa essere stato rubato.

Andrii Ihnat è comparso ieri mattina in Tribunale, per il processo per direttissima. L’avvocato del giovane ucraino ha chiesto i termini a difesa e il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Nel frattempo gli inquirenti stanno approfondendo gli accertamenti sul contenuto dello smartphone per comprendere dove si trovino gli altri box immortalati nelle foto e svuotati.

Tra l’altro al ventenne sono stati anche sequestrati più di 600 euro in contanti, anche questi considerati di dubbia provenienza.

Come non bastasse la polizia ha pure multato il giovane per il mancato rispetto del coprifuoco anti-Covid.
P.Mor.

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