Superfranco: a rischio
la carta sconto benzina

Il consigliere regionale Maroni: «La speranza è che gli svizzeri abbassino il prezzo del carburante» Noseda (Confcommercio): «È incredibile, non riusciamo a prevedere cosa succederà»

Una carta benzina già flessibile, pronta ad adeguarsi, con variazioni di sconto, al nuovo fronte svizzero.

Ma che, se non dovessero intervenire modifiche sui costi del carburante in territorio elvetico, rischierebbe di diventare inutile. Se il cambio dovesse rimanere attorno al rapporto 1 a 1 tra euro e franco, con il prezzo della benzina fermo in Svizzera, nessuno avrebbe interesse a superare il confine per fare il pieno. E quindi si ritroverebbe svuotata di significato la carta che rende più attraenti i benzinai italiani. Perché già lo sarebbero di loro. In un mondo così rovesciato, la benzina potrebbe costare di meno a Como.

Il mondo del carburante non è esente dal terremoto economico causato dalla banca centrale elvetica. Che nel tentativo di ingraziarsi l’area dollaro ha abolito il plafond di 1,20 fissato per il cambio contro euro. Per un euro che ora è valutato 1,032 sul franco. E domani chissà.

Il destino

Di certo, l’attuale pareggio euro franco rende ad oggi il pieno svizzero più caro. Quale sarà quindi il destino della carta sconto?

Daniela Maroni, consigliere regionale e rappresentante dei benzinai, invita a stare calmi. «È ancora tutto quanto molto in corsa - afferma - dare delle risposte o fare delle valutazioni è prematuro. Credo che la notizia sia stata per molti una doccia fredda. Non siamo preparati a capire cosa questo tsunami svizzero, come l’hanno definito, porterà con sé».

Al limite dell’incredulo Daniela Noseda, distributore a Cantù e rappresentante di zona per Confcommercio Como. «Siamo stupiti, è davvero difficile immaginare che cosa potrà accadere - dice - Credo anche io che gli svizzeri cambieranno i prezzi del carburante. Non voglio pensare alla cancellazione, di fatto, della carta sconto. Comunque noi ci siamo e il nostro lavoro lo difendiamo con i denti». Per quella che ha già tutta l’aria di essere una battaglia di confine per l’oro nero.

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