Tangenziale vuota
«Bisogna alzare gli sconti»
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Fermi: «Prezzi bassi per i residenti nella zona. Oppure la vignetta come in Svizzera». Lucini: «Pedemontana faccia simulazioni sulla gratuità»

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La tangenziale di Como resta vuota a distanza ormai da cinque mesi dall’entrata in vigore del pedaggio e dall’apertura dei collegamenti con l’autostrada.

Dalla Regione il sottosegretario Alessandro Fermi (Forza Italia) dice che «la sola speranza di modificare i passaggi è quella di ampliare la scontistica». «I prezzi agevolati per i grandi utilizzatori - spiega - sono risultati complicati da capire e bisogna trovare il modo di renderli più competitivi. Proprio di questo ho parlato oggi (ieri, ndr) con il presidente di Pedemontana. Si potrebbe studiare un modello come quello della carta sconto benzina, con sconti più alti per chi risiede più vicino alla tangenziale, ma un’ipotesi da approfondire potrebbe essere anche quella di un fac-simile della vignetta svizzera, sempre per i residenti».

E il sindaco Mario Lucini insiste: «C’era l’impegno di Pedemontana a effettuare una serie di monitoraggi sui flussi di traffico, ma anche delle simulazioni che tenessero conto della nostra proposta (la gratuità). Chiediamo che ci sia un riscontro a questo e che, se non è possibile fare quanto abbiamo chiesto, lo dimostrino fornendo anche dei dati. Al Comune finora non è stato trasmesso nulla».

La tangenziale è già costata in soldi pubblici 175 milioni di euro, praticamente 600 euro a centimetro. E i fondi pubblici rappresentano il 70% dell’opera complessiva.

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