Terremoto Brexit sull’Europa
Borse, Milano caduta record -12,48%

Bruxelles chiede a Londra di formalizzare subito l’uscita dalla Ue

Nel giorno della Brexit Piazza Affari chiude con l’indice Ftse Mib in caduta del 12,48% a 15.723 punti, sotto soglia 16.000. E’ il maggior calo mai registrato a Milano, superiore anche al calo del 7,57% registrato l’11 settembre 2001 dopo l’attacco alle Torri Gemelle.

Mentre l’Europa incalza, con il parlamento europeo che chiede a Londra di formalizzare subito la sua decisione, senza dilazioni, il presidente Usa auspica che ora i negoziati tra Gb e Ue «assicurino stabilità». Perchè nell’occhio del ciclone, nel giorno dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europa, restano i mercati e l’assetto finanziario, con le borse del pianeta che continuano la caduta libera con le piazze europee in molti casi con indici in rosso a due cifre. Il G7 finanziario prova comunque a tranquillizzare: «la volatilità dei mercati può avere implicazioni per la stabilità economica e finanziaria» ma «le banche centrali stanno assicurando ai mercati la liquidità necessaria a favorirne il regolare funzionamento», mettono nero su bianco al termine di una call telefonica. Fonti Ue da Bruxelles intanto precisano che il terzo paragrafo dell’articolo 50 del Trattato Ue sull’uscita di un Paese dall’Unione europea prevede «un ampio margine di discrezionalità» per gli Stati membri riuniti nel Consiglio «per estendere il periodo dei due anni» massimi fissati dall’articolo stesso per concludere l’accordo di ’addiò. Ma i leader del mondo si preparano. Obama auspica che i prossimi negoziati tra Ue e Gb «assicurino stabilità, sicurezza, prosperità per l’Europa, la Gran Bretagna, l’Irlanda del Nord e per tutto il mondo» e Hillary Clinton evidenzia la «necessità di una leadership salda» alla Casa Bianca. Mentre il presidente russo Vladimir Putin avverte che «il risultato del referendum in Gran Bretagna avrà senz’altro conseguenze per il mondo e per la Russia». Il papa fa appello alla «responsabilità» di tutti per “garantire il bene del popolo del Regno Unito e anche il bene e la convivenza di tutto il continente europeo».

Intanto i sondaggisti sono già di nuovo al lavoro e comunicano che il 64% dei francesi si dice contrario a un’ipotetica uscita della Francia dall’Unione europea dopo che la leader del Front National, Marine Le Pen, ha invocato la ’Frexit’. Dal canto suo il parlamento europeo, con una risoluzione, ha chiesto al presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker - che ha avuto anche un colloquio telefonico con Matteo Renzi - di riassegnare «il portafoglio del Commissario del Regno Unito (Jonathan Hill alla stabilità finanziaria, ndr) con effetto immediato».

Gli effetti della Brexit intanto sui mercati proseguono: il petrolio a New York scende a 47,54 dollari al barile (-5,13%) e Wall Street che cade in apertura con il Dow Jones a -2,33%. Nel vecchio continente, prima della chiusura, Milano perde oltre il 10% mentre il londinese Ftse limita il danno al 2,5% mentre una banca d’affari come Morgan Stanley sembra pronta a trasferire 2mila dipendenti da Londra in un altro Paese. Dalle istituzioni finanziarie internazionali giungono le prime indicazioni concrete. «Chiediamo alle autorità nel Regno Unito e in Europa di lavorare in maniera collaborativa per assicurare una transizione morbida verso nuove relazioni economiche», afferma la numero uno del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. La Fed avverte che sta monitorando gli sviluppi sui mercati finanziari globali ed è “pronta a fornire liquidità in dollari» per «affrontare le pressioni sui mercati globali» esercitate dalla Brexit.

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