«Territorio ferito, il dramma di Como»

Il presidente dei Beni culturali: «Il lago è splendido, ma il partito del cemento sta acquisendo forza»

«La zona del lago di Como è splendida e proprio per questo il tema della tutela del paesaggio vi riguarda da vicino. Non potete e non dovete sciupare un patrimonio che riveste un valore immenso, dal punto di vista culturale prima ancora che sotto l’aspetto turistico-economico». È l’opinione di Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa e presidente del Consiglio superiore per i Beni culturali, nonché esperto di primissimo piano in tema di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio. Intervenuto in biblioteca per una conferenza organizzata dalla Fondazione Ratti, Settis ha definito quella che riguarda il paesaggio «una delle massime emergenze nazionali» e ha denunciato: «L’Italia è il Paese europeo con il più basso tasso di incremento demografico ma è di gran lunga quello con il più alto tasso di consumo del territorio. Dagli anni ‘50 al 2005 abbiamo costruito sul 35-40% delle aree libere e ogni anno sull’Italia calano 46 milioni di tonnellate di cemento. Questo accade, in buona parte, nel rispetto delle leggi. Ma ci sono operazioni fatte rispettando le norme che si rivelano addirittura peggiori di quelle illegali».

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