Thailandia, taglia sugli assassini
Il Dna conferma: è De Stefani

Raccolti ottocento euro da destinare a chi fornisce informazioni. Il capo della polizia ha cercato di contattare l’ex compagna del chiavennasco.

C’è una taglia sugli assassini di Giuseppe De Stefani, il pensionato chiavennasco di 62 anni ucciso la scorsa settimana in Thailandia. La popolazione del villaggio di Bang Na Rong ha infatti raccolto, secondo quanto riportato dalla stampa locale, una somma pari a circa 800 euro da destinare a chi fornirà informazioni utili all’arresto della coppia composta dall’ex compagna di De Stefani,  Rujira Iemlamai di 38 anni e dal suo amante francese Amuary Rigaud di 33. Sono fuggiti su una Toyota Yaris, lasciando varie tracce. I vertici della polizia della provincia di Phichit, nel nord del Paese, hanno assicurato a un cronista del sito khonkaentimes.com di poter arrestare presto i fuggitivi.

Intanto l’esito dell’esame del Dna, effettuato grazie a un campione fornito da uno dei figli di De Stefani, Luca che vive proprio in Thailandia, ha permesso di confermare l’identità della vittima. La polizia locale è concentratissima su questo caso. Il capo della caserma, colonnello Chaisathian Maneeejak, secondo i media thailandesi ha cercato di contattare telefonicamente la donna per chiederle di arrendersi.

Ha specificato di averla chiamata con l’intenzione di chiederle di fare la cosa giusta, anche per evitare eccessivi danni al turismo nel Paese. L’uomo ha aggiunto di essere tanto coinvolto nell’inchiesta da avere addirittura sognato per ben due volte la vicenda e proprio sulla base di questa situazione di aver chiesto ai colleghi un particolare impegno per catturare i due sospettati. Gli inquirenti sospettano che i due fuggitivi puntino verso il Laos. Non sarebbe una scelta causale: dal Laos, infatti, il francese era passato in più occasioni per evitare le dogane degli aeroporti thailandesi, visto che era finito su una black list dell’ufficio per l’immigrazione di Bangkok.

Subito dopo il ritrovamento del corpo di De Stefani, i primi sospettati sono stati proprio la donna – che in passato aveva frequentato l’ex infermiere dell’ospedale di Chiavenna – e il suo attuale compagno. La coppia ha usato il bancomat di De Stefani per prelevare circa 250 euro da uno sportello prima di dirigersi dalla zona di Phichit alle aree di Kamphaeng Phet e Tak, dove sono stati visti per l’ultima volta. Le loro immagini sono state catturate da una videocamera di sorveglianza mentre cercavano di vendere un telefono cellulare in un negozio.

La polizia sospetta che altre tre persone nella zona potrebbero essere state coinvolte nell’omicidio oppure aver assistito la coppia e ha interrogato una decina di testimoni. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini di tutte le videocamere di sorveglianza posizionate lungo le strade di accesso alla foresta dove è stato trovato il corpo del pensionato chiavennasco. Un uomo che tutti in paese ricordano come una persona perbene.

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