Ticino, la Lega torna alla carica
«Troppe rapine, chiudete i valichi»

Nel mirino le dogane minori dopo i 18 assalti ai distributori negli ultimi tempi. La richiesta non riguarda solo Pedrinate e Novazzano ma anche tutti gli altri posti di frontiera

Quale miglior cassa di risonanza del “Mattino della Domenica”, il settimanale “di famiglia”, per rilanciare un tema molto sentito dalla Lega dei Ticinesi - la chiusura dei valichi minori - a un anno esatto dalle elezioni cantonali, che - secondo copione - si annunciano particolarmente combattute.

E così Lorenzo Quadri, che del “Mattino della Domenica” è direttore dal 2013, torna all’attacco: «Nel Mendrisiotto il numero di rapine è quasi raddoppiato. I rapinatori entrano in macchina nei valichi incustoditi, mettono a segno il colpo e si dileguano nel Belpaese. Conseguenza diretta questa delle frontiere spalancate. Dobbiamo chiuderle. Non c’è altra soluzione».

Da qui, dunque, la necessità di un nuovo giro di vite. Per sei mesi lo scorso anno, tre valichi minori di confine (due che ricadono sul Comasco, Pedrinate e Novazzano) sono rimasti sbarrati a residenti e frontalieri dalle 23 alle 5.

Una decisione, quella assunta direttamente da Berna - che aveva così dato corso ad una mozione di Roberta Pantani, consigliera nazionale della Lega dei Ticinesi - decisamente maldigerita dalle istituzioni del Belpaese, di ogni ordine e grado.

Lorenzo Quadri - che è anche consigliere nazionale del partito fondato da Giuliano “Nano” Bignasca - ha fatto notare come «siano ben 17 (fonte polizia cantonale, ndr) le rapine ai danni di distributori di benzina tutti in prossimità della frontiera».

In realtà, le rapine sono diciotto, considerato che in settimana è stato “visitato” da due malviventi - uno dei quali armato di coltello - un distributore a Bruzino Arsizio, Comune del Distretto del Luganese.

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