Alto Lago, ore di lavoro dei canadair
«Speriamo di aver fermato il fuoco»
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Un’altra giornata difficile nella zona di Sorico dopo l’evacuazione degli abitanti di una piccola frazione. Gli aerei hanno ripreso il loro lavoro, in serata la situazione sembra essere migliorata. Bruciati 400 ettari di montagna

La montagna di Sorico ha continuato a bruciare per tutta la giornata di oggi: volontari antincendio della Protezione civile e Vigili del Fuoco (cento persone) sono sempre impegnati nel tentativo di domare le fiamme che da giorni stanno seminando paura e distruzione in Alto Lago. Non solo: la preoccupazione comincia a serpeggiare anche a Samolaco, in Val Chiavenna.

Nella giornata di oggi sono tornati in azione i canadair che sin dalle prime ore del mattino hanno rovesciato sul fronte dell’incendio migliaia e migliaia di litri d’acqua. Il panorama è surreale con una colte di fumo che si vede a chilometri di distanza, fino a centro lago. In serata la situazione si è andata normalizzando e, in un quadro di estrema preoccupazione, i responsabili della protezione civile sperando di aver fermato le fiamme.

Nella giornata di giovedì, come si ricorderà, era stato necessario evacuare la frazione di Albonico. I focolai sotterranei, sotto le sferzate continue del vento, avevano sprigionato di nuove fiamme, con il rogo che dalla Berlinghera si era esteso verso Albonico, frazione periferica dove risiedono ancora circa quaranta persone, e Peledo.

Se a Fordeccia le case distrutte erano di villeggiatura, in questo caso si tratta di prime abitazioni. Indispensabile, tuttavia, l’ordinanza di evacuazione firmata dal commissario prefettizio, Michele Giacomino: l’ordinanza è stata revocata nella giornata di oggi e gli abitanti hanno potuto fare ritorno nelle loro abitazioni. Sia pure tra mille cautele.

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Eco di Bergamo L’incendio a Sorico