Tragica immersione, trovato il corpo

Eleonora Contin, 34 anni, senza vita su una spiaggia distante 40 chilometri dal luogo della scomparsa. Dispersa dal 25 agosto, la giovane valchiavennasca era in vacanza con il marito a Inharrime, nel sud del Mozambico.

Un filo di speranza sempre più sottile che si è spezzato definitivamente ieri mattina, quando in valle si è diffusa rapidissima la notizia del ritrovamento del corpo senza vita di Eleonora Contin, la trentaquattrenne di Chiavenna dispersa dalla mattina del 25 agosto nelle acque di Inharrime, località del sud del Mozambico famosa per le immersioni e la sua barriera corallina. La prima a diffondere la notizia ufficialmente è stata Linda Cooke, che in questi giorni ha coordinato le ricerche da Zavora Lodge, la struttura ricettiva da cui sabato era partito il gruppo, comprendente Eleonora Contin e il marito Matteo Gobbi, per l’immersione. Una “gita” considerata facile e alla portata di due appassionati di immersioni come i coniugi italiani. Invece qualcosa è andato storto. Un’improvvisa corrente troppo forte o forse un malore hanno trascinato via Eleonora che è sparita dal campo visivo del marito. E di tutti gli altri compagni di uscita.

Come spiegato dalla stessa Cooke già nelle ore seguenti l’allarme, le condizioni erano di «acqua torbida e scarsa visibilità». Dopo ricerche a tappeto il corpo di Eleonora Contin è stato ritrovato su una spiaggia a circa 40 chilometri di distanza rispetto al luogo della scomparsa. Il ritrovamento è avvenuto durante la notte e la distanza evidenzia la forza delle correnti, peraltro già segnalata nei giorni scorsi, dell’oceano Indiano nella zona. Eleonora lascia i genitori, Edi e Riccardo, e il fratello Filippo. Coppia di viaggiatori e di sportivi quella composta da Eleonora e Matteo. Lei vantava anche un passato di tutto rispetto nelle file della Pallavolo Chiavenna. Una passione che come per tanti si era interrotta di fronte agli impegni scolastici e di lavoro.

Dopo il diploma al liceo dell’istituto Leonardo Da Vinci si era spostata a Milano per l’università. Rapidamente erano arrivate le lauree triennale in Scienze dei Beni Culturali alla Statale e specialistica in Gestione dei Beni Culturali alla Cattolica del Sacro Cuore. Otto anni fa l’assunzione presso la Fondazione Orchestra Giuseppe Verdi di Milano, dove si occupava di amministrazione e rapporti istituzionali. In tutto questo il matrimonio con il ragazzo di una vita e la casa nel capoluogo lombardo, anche se non mancavano le visite nell’amata Valchiavenna. Valle dove Eleonora aveva, oltre ai famigliari, tantissimi amici che la ricordano come una ragazza solare. Ora inizieranno le procedure per il rimpatrio della salma, mentre ancora non si sa se le autorità del Mozambico decideranno per l’esame autoptico. Un iter non semplicissimo che porterà al rientro in Italia solo nel giro di qualche giorno.

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