Tre torri e 166 alloggi in Ticosa

Viabilità più costosa: il Comune potrebbe rinunciare a tremila mq e al Santarella

Dieci tra bar e ristoranti, cinque strutture di media distribuzione non alimentare, 31 negozi di vicinato e ancora un centro fitness, 166 appartamenti e un albergo con 70 camere. Ci sarà una torre alta 60 metri affiancata da due alte 40. È questo il contenuto del piano integrato di intervento per il recupero della ex Ticosa, presentato dalla società italo-olandese Multidevelopment (che si è aggiudicata la gara per l’acquisto dell’area) e in discussione in queste ore tra i gruppi di maggioranza. Il piano dovrà poi passare in giunta (il sindaco Bruni aveva annunciato pochi giorni fa che sarebbe stato discusso ieri dall’esecutivo, ma il documento è stato rinviato), poi in commissione urbanistica e da lì arrivare nell’aula consigliare per l’adozione. Il termine del 30 novembre, indicato per incassare l’acconto di 5 milioni di euro da prevedere nell’assestamento di bilancio, appare assolutamente irraggiungibile e non ci sono i tempi tecnici. Da Palazzo Cernezzi non escludono che si possa derogare di un paio di settimane, arrivando alla metà di dicembre. Ma la discussione non è praticamente iniziata ed è difficilissimo che l’iter duri poco più di un mese.

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