Uccise tre passanti a picconate
Chiesti vent’anni di carcere

La requisitoria del Pm nel processo al ghanese Kabobo, che uccise tre passanti a picconate

Il pm di Milano Isidoro Palma ha chiesto la condanna a vent’anni di carcere per Adam Kabobo, il ghanese che lo scorso 11 maggio ha ucciso tre persone a colpi di piccone. La pubblica accusa ha sottolineato che uno dei possibili moventi del triplice omicidio è stato «il rancore verso la società’’ dell’immigrato che si sentiva escluso. Secondo il pm Kabobo avrebbe agito anche con una «finalità depredatoria» anche perché dopo aver ucciso i passanti gli ha rubato i cellulari. Il ghanese, inoltre, avrebbe agito con «lucidità»

La richiesta di condanna a 20 anni di carcere per Adam Kabobo, il ghanese che ha ucciso tre passanti a Milano a colpi di piccone, «è insufficiente» perché » no che ha ammazzato tre persone e ha tentato di ucciderne altre tre deve finire i suoi giorni in carcere» Lo ha spiegato ai cronisti Andrea Masini, figlio di Ermanno, pensionato e una delle tre vittime. Secondo Masini, inoltre, il vero «problema è l’immigrazione, e lo Stato non fa nulla e non è in grado di gestirlo»

«E’ una richiesta di condanna che ci aspettavamo, ma nella prossima udienza dovremo discutere noi e poi spetterà al giudice decidere» Così i legali di Adam Kabobo, gli avvocati Benedetto Ciccarone e Francesca Colasuonno hanno commentato con i cronisti la richiesta di condanna a 20 anni di carcere per il ghanese che ha ucciso tre persone a colpi di piccone. I difensori hanno segnalato, inoltre, che a Kabobo non è stata data nemmeno la possibilità di «comprendere quanto avviene in udienza e quello che ha detto il pm» perché oggi in aula «c’era un nuovo perito traduttore che però non riusciva bene a comprendere l’italiano» Tanto che il gup ha dovuto aggiornare il processo al 31 marzo per il deposito di memorie scritte delle parti da tradurre. Per la difesa, inoltre, Kabobo era totalmente incapace di intendere e di volere (e non solo parzialmente, come da richiesta del pm) al momento delle aggressioni, una tesi che porteranno avanti nelle loro conclusioni nella prossima udienza. Inoltre, resta «aperta la partita in Cassazione» per chiedere che Kabobo vada in un opg per una «terapia riabilitativa» durante la custodia cautelare

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