Un saluto ai colleghi
Poi lo scontro a Cantù

Grande dolore a Vertemate per la morte di Salvatore Franzé

Il ricordo: «Era un grande lavoratore, preciso e prudente»

Una notizia che ha lasciato sgomenti, increduli. Tanto che qualcuno, stamattina, che ancora non aveva letto il giornale, si domandava dove fosse quel bel ragazzo alto che ogni mattina scendeva da via Cesura in bicicletta, pedalando con le mani dietro la schiena e con il sorriso stampato in faccia per andare al lavoro.

Salvatore Franzè, 23 anni, è morto venerdì sera all’ospedale Sant’Antonio Abate, dove era ricoverato dopo il terribile incidente che l’ha visto protagonista su via Mazzini a Cantù.

Uno scontro a bordo della sua moto Yamaha blu con un furgone Mercedes Sprinter, che era entrato nel piazzale del distributore Esso lungo la strada, e che stava facendo manovra per reimmettersi nella circolazione, in direzione della rotatoria di via Daverio. Una famiglia molto conosciuta in paese, anche perché fino a pochi anni fa i genitori e lo stesso Salvatore gestivano un bar in via Vittorio Veneto a Minoprio, oggi diventato un pub, quella che per tutti è la cooperativa.

Un ragazzo ricordato come grande lavoratore, preciso e prudente, che l’altra sera aveva salutato i colleghi prima di mettersi in sella alla propria moto.

Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo, mentre il conducente del furgone è indagato per omicidio colposo.

Altre testimonianze sul giornale in edicola sabato.

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