Una lite condominiale
poi la morte

Emerge una nuova ipotesi, alcuni degli aggressori di Joele e Alex abitavano nello stesso edificio

Denunce per il chiasso ma gli investigatori non escludono ancora un possibile scambio di persone

Nibionno - E’ atteso nelle prossime ore il rientro a casa di chi è scampato alla tragedia: la famiglia Galbiati è in procinto di lasciare l’Inghilterra, dove il figlio Alex (20 anni) ha rischiato la vita nel pestaggio di Maidstone e lì ha perso l’amico Joele Leotta.

La salma del diciannovenne – ammazzato di botte la scorsa domenica sera – è attesa a Nibionno da tutto il paese.

Sul movente della spedizione punitiva, proseguono le indagini;

Due dei quattro arrestati sono risultati abitare, infatti, nel medesimo condominio sopra il ristorante dove Joele e Alex avevano trovato lavoro da metà ottobre e dove s’è consumata la tragedia. In sostanza, gli assalitori avrebbero agito (forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti oltre che di alcol) esacerbati dai rapporti con i vicini, dai quali pare fossero stati segnalati alla polizia in quanto chiassosi e rissosi.

Gli aggressori si sarebbero lanciati in una sorta di spedizione, forse entrando nel primo alloggio che hanno trovato o pensando fosse ancora abitato da chi c’era prima del 14 ottobre, quando i due lecchesi arrivarono a Londra.

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