Una storia finita
sul lago che amavano

L’incidente di San Siro: il dolore di Christian Sampietro per la perdita di Katherine, che viaggiava al suo fianco Manager sempre in giro per il mondo, con la compagna trascorreva i momenti più belli proprio qui sul Lario

Una delle famiglie più in vista in paese. Basta dire Sampietro e subito il pensiero vola al Palasampietro, all’azienda tessile con sedi a Luisago, Capiago, Albate e Casnate, agli alberghi di proprietà della famiglia che dal 1930 è uno dei nomi più noti e storici del tessile comasco: all’Hotel Cruise, Hotel Como, Albergo Centrale. E poi ai 10 milioni di metri di tessuto prodotti all’anno, ai 190 dipendenti, ai 33 milioni di euro di fatturato. Ma le aziende sono fatte da persone e una di quelle è Christian Sampietro, terzogenito di Augusto, che con i fratelli Luca e Marco porta avanti l’impero economico costruito dalle due generazioni precedenti.

La tragedia

Christian era al volante della Range Rover che giovedì sera si è shinatata all’ingresso di una galleria sul Lago, a San Siro. Un urto terribile, nel quale lui è rimasto ferito mentre ha perso la vita la sua compagna, Katherine Chàves Arellano, trentun anni e già mamma di due figli.

Christian ha 32 anni, risiede da sempre a Villa Guardia (anche se ultimamente faceva avanti e indietro da Saronno), ma le scuole frequentate fuori paese e le amicizie più strette vanno oltre il paese. Lui ha preso molto dei caratteri somatici della mamma olandese, è biondo con gli occhi azzurri, sembra incarnare tutti i tratti dell’uomo di successo: bello, atletico, di buona famiglia e gentile.

Il profilo

Prima di quest’uomo affascinante che gira per Abu Dhabi, Amsterdam, Hong-Kong, Maldive, Miami, Tokyo, Parigi, Cina, Austria, Taipei, c’era un Christian, ragazzino educato, timido e gentile che chiedeva il permesso di salire su un abete rosso e sorprendentemente arrivava in cima in un batter d’occhio. Uno spirito libero che replica ad un amico che osserva: «Como ti sta proprio stretta», un ironico: «E’ troppo largo il mondo per soffocare».

Ma a fronte dei giri per il mondo, magari in resort di gran classe, preferisce uno scatto in bianco e nero verso Villa Geno, con vicina la sua bambina, o quello sulla neve con i suoi due figli. Il lago è sempre il posto che si tiene nel cuore per chi lo ha vissuto tra la casa delle vacanze estive da ragazzo e i giri in motoscafo. Il lago, quello da percorrere in auto dopo una festa a Musso, con accanto la propria compagna, il lago che affascina e che sta a guardare mentre in pochi attimi si consuma un dramma che segna l’esistenza.

In paese l’apprensione per le condizioni di salute di Christian si è fatta più pressante vedendo le immagini del drammatico incidente dell’altra notte e sapendo che alla guida della Range Rover bianca c’era lui.

Katherine abitava a Saronno, sul citofono della sua abitazione c’è anche il nome di Christian. Lavorava come commessa in un’enoteca di Varese. Ed era felice ogni volta che vedeva quanto la sua figlia maggiore le assomigliava. Ora è tutto finito. È tempo di lacrime.

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