«Voleva stare con il suo amante
Ecco perché ha ucciso la madre»

Lomazzo Il procuratore ha chiesto la conferma della condanna a 30 anni di carcere per l’ex infermiera

«Una volta liberatasi del marito, l’imputata voleva inserire il suo amante, Leonardo Cazzaniga, nella sua famiglia. Ma sua madre, che viveva con loro, era un ostacolo forte alla loro relazione» e, quindi, doveva essere «eliminata».

Secondo il sostituto procuratore di Milano, Nunzia Ciaravolo sarebbe questo il movente dell’omicidio di Maria Rita Clerici, di cui è accusata sua figlia, l’infermiera dell’ospedale di Saronno Laura Taroni, residente a Lomazzo. Lo ha ribadito nel processo di secondo grado (con il rito abbreviato) in corso davanti alla Corte d’Assise d’Appello milanese, chiedendo la conferma della condanna a 30 anni di carcere già comminata in primo grado. Una vicenda, quelle delle morti sospette, che aveva avuto come epicentro l’ospedale di Saronno, dove Cazzaniga lavorava come medico al pronto soccorso mentre la Taroni svolgeva le mansioni di infermiera.

La donna è accusata anche dell’omicidio del marito, Massimo Guerra, morto nel giugno 2013 dopo un forte «dimagrimento, dovuto alla somministrazione di farmaci che lo hanno avvelenato». I due omicidi, per l’accusa, sarebbero avvenuti in concorso con l’ex amante e medico Cazzaniga, a sua volta imputato davanti al Tribunale di Busto Arsizio per 12 morti in corsia al pronto soccorso di Saronno e anche per la morte del suocero dell’infermiera, accusa da cui Taroni è stata assolta.

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